Film, incontri su aborto ed eutanasia: a Varese si è aperto il Mese per la vita

VARESE – “Custodire ogni vita”, è il tema scelto dai vescovi italiani per la 44esima giornata che ha aperto il Mese per la vita. Nel loro messaggio, i vescovi hanno dapprima evidenziato che «la pandemia ha messo in luce numerose fragilità a livello personale, comunitario e sociale». Un quadro dal quale «emerge con rinnovata consapevolezza l’evidenza che la vita ha bisogno di essere custodita».

I vescovi, nel loro messaggio, dopo aver sottolineato che «il nostro pensiero va innanzitutto alle nuove generazioni e agli anziani», hanno precisato che «la risposta che ogni vita fragile silenziosamente sollecita è quella della custodia. E che il vero diritto da rivendicare è quello che ogni vita, terminale o nascente, sia adeguatamente custodita».

Domenica 6, Giorno della vita che ha aperto il mese di riflessione e approfondimento sul questo tema così importante, non è mancato, infine, un riferimento alle recenti iniziative finalizzate al riconoscimento del “diritto di morire.” Chiara e precisa la posizione dei vescovi: «Mettere termine a un’esistenza non è mai una vittoria, né della libertà, né dell’umanità, né della democrazia: è quasi sempre il tragico esito di persone lasciate sole con i loro problemi e la loro disperazione».

Il calendario delle iniziative

Come ogni anno, le associazioni che aderiscono alla rete “Insieme per la vita”, coordinate dalle sezioni di Varese e della Valceresio del Movimento e centro di aiuto alla vita e dal Centro di aiuto alla vita di Malnate, propongono il “Mese per la vita”, un fitto calendario di momenti di preghiera e di riflessione sul valore dell’esistenza umana.

Tre le proposte culturali offerte dagli organizzatori del “mese”. Il primo appuntamento è fissato per martedì 15 febbraio, alle 18.30 al cinema “Multisala Impero” di Varese (prenotazione scrivendo a info@vitavarese.org), con la proiezione del film “Roe vs Wade” che racconta la storia della legalizzazione dell’aborto procurato negli Stati Uniti.

Una settimana più tardi, il 22 febbraio alle 20.45 nel salone centrale dell’oratorio di Bizzozero, il responsabile della comunità pastorale “Beato Don Carlo Gnocchi” e della Caritas decanale, don Marco Casale, interverrà sul tema “La Chiesa e l’aborto: accoglienza e perdono” mentre, una giovane proporrà la testimonianza dal titolo “Ho 18 anni: sono incinta, abortisco oppure no?”.

Infine, l’ultimo evento del “mese” è in programma venerdì 4 marzo, alle 20.45 nella sala conferenze della parrocchia “San Massimiliano Kolbe” di viale Aguggiari. Ospite della serata il neurochirurgo e psichiatra presidente dell’associazione “Family day”, Massimo Gandolfini, che parlerà di eutanasia e suicidio assistito. Tra i vari momenti di preghiera previsti nel corso del mese da segnalare la “Veglia per la vita” in programma venerdì’ 18 febbraio alle 20.45 nella chiesa di San Paolo a Induno Olona e la messa, presieduta dal cappellano dell’ospedale pediatrico “Del Ponte”, don Michele Robusti, domenica 20 febbraio, alle 9 nella chiesa parrocchiale “Santa Teresa del Bambin Gesù” alle Bustecche, con la consegna della “Lettera del grazie” all’associazione sportiva “Robur et Fides”.