MALPENSA – Frecciarossa a Malpensa, Samuele Astuti (PD) chiede che Regione Lombardia convochi un tavolo con Sea e ministero dei trasporti «per valutare l’opportunità» di portare il treno veloce in aeroporto. Il cui arrivo però è già previsto entro il 2023 dal piano quinquennale di investimenti di Ferrovie dello Stato, presentato nel 2019. Astuti chiede di «utilizzare le risorse del PNRR per il potenziamento dei collegamenti», necessario per «il rilancio dell’hub varesino».
L’appello di Astuti
«Regione attivi da subito un tavolo di concertazione per studiare la possibilità di portare il Frecciarossa a Malpensa». Questo l’appello del consigliere regionale del Pd Samuele Astuti. «Chiediamo alla Regione di convocare al più presto un tavolo con Sea e Ministero dei trasporti. Dopo la gravissima crisi causata dall’emergenza Covid è necessario attivarsi per il rilancio del’hub varesino e una possibilità può arrivare dalle ingenti risorse del Pnrr che possono essere utilizzate per il potenziamento dei collegamenti». Per Astuti la Lombardia è già in ritardo: «Se la Regione in passato avesse lavorato meglio a un piano strategico regionale del trasporto aereo ora saremmo più pronti ad affrontare il rilancio di Malpensa. Ora comunque è necessario adoperarsi da subito per potenziare in ogni modo i collegamenti con l’aeroporto e il Frecciarossa rappresenta una possibilità in questa direzione. Non c’è più tempo da perdere anche in vista delle Olimpiadi del 2026».
Serve davvero?
Eppure il tema è controverso: secondo Alessandro Quaglia, presidente dell’associazione “malpensista” Aeroporti Lombardi, «il Frecciarossa a Malpensa oggi non serve», in quanto le priorità sarebbero altre, a partire dall’«eliminazione di Cadorna come capolinea del Malpensa Express, concentrando partenze e arrivi su Centrale». Dove i passeggeri dello scalo della brughiera potrebbero avere accesso ad un ampio bouquet di treni ad alta velocità per dirigersi nelle altre città italiane.