Arnate accoglie la Casa di Eurosia: 40mila euro per dare un rifugio agli ultimi

arnate casa eurosia

GALLARATE – Prenderà vita ad Arnate la Casa di Eurosia, la nuova struttura d’accoglienza per senzatetto e persone in difficoltà. «Abbiamo deciso che questo nuovo servizio sarà all’interno di un immobile di proprietà parrocchiale – ha spiegato ieri sera, lunedì 5 ottobre, monsignor Riccardo Festa, prevosto di Gallarate – La parrocchia di San Nazzaro e Celso si è resa disponibile».

Da un voto il sostegno ai bisognosi

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Un progetto che «Viene dal basso» ha spiegato il prevosto ricordando come per compiere il voto espresso lo scorso 12 settembre al Santuario di Madonna in Campagna per chiedere la guarigione dalla pandemia e da tutti gli altri mali «Ci impegneremo a sostenere i costi di gestione di ospitalità notturna dalle 18 alle 8 a chi si rivolgerà al nuovo servizio». Monsignor Festa ha anche sottolineato la grande partecipazione a quel voto da parte dei gallaratesi: «Mille posti tutti occupati. Altre 500 persone intorno. In 1.700 collegati via streaming. Almeno 4mila persone hanno voluto partecipare, partecipare davvero, con il silenzio, a questo momento di preghiera». E la Basilica piena (tutti a distanza di sicurezza e con mascherina) mostrata ieri sera ha rafforzato, qualora ve ne fosse bisogna, la voglia di impegnarsi della città al fianco di chi ne ha necessità. «Non c’è stata pigrizia, soltanto voglia di fare».

Il progetto prende forma

La Casa di Eurosia sarà collocata in via San Nazzaro, nell’edificio alle spalle della chiesa, ex appartamento del coadiutore e andrà a comprendere anche i due locali attigui in passato utilizzati per il catechismo. La struttura sarà gestita dalla cooperativa Intrecci, che già si occupa della Casa di Francesco, perché «Abbiamo bisogno di competenza e continuità», ha detto il prevosto. La struttura darà lavoro a due giovani operatori sociali, con l’incarico di custodi, e a un operatore sociale per qualche ora settimanale per valutare le richieste di accoglienza e per accompagnare per quanto possibile il reinserimento abitativo e sociale degli ospiti.

Un legame di fiducia con i senzatetto

La Casa di Eurosia occuperà l’appartamento al primo piano dell’edificio. Due le opzioni al vaglio: la prima prevede la realizzazione di tre camere doppie, una singola e di una camerata più ampia che potrà accogliere altri 5 posti letto. «In tutto 12 posti», ha detto il prevosto. La seconda opzione prevede la realizzazione nella camerata di spazi più intimi: «Perderemo un posto letto ma potremo garantire più privacy – ha detto il prevosto – Noi dobbiamo guadagnare la fiducia di quella che è di fatto una comunità. Non dobbiamo mai dimenticare che la diffidenza è un sentimento bilaterale in questo caso. Guadagnare la fiducia degli ospiti significa poterli aiutare meglio, poterli sostenere davvero». Il progetto è stato condiviso con l’amministrazione «E con i Servizi Sociali. Un progetto che è stato ritenuto valido anche per garantire più sicurezza». Per qualche tempo la struttura ospiterà anche il Ristoro del Buon Samaritano la cui attuale sede necessita di interventi di riqualificazione agli impianti. Terminato l’intervento la mensa dei poveri tornerà nella sede storica.

La filiera dell’accoglienza

Mantenere un servizio che andrà a completare l’accoglienza gallaratese e al quale si rivolgono non soltanto senzatetto «Ma anche chi, penso al servizio docce, ha una casa ma non può pagare le utenze e quindi non ha acqua calda per lavarsi, riscaldamento o elettricità. Negli ultimi tempi abbiamo assistito a un aumento esponenziale di famiglie che accedono a questi servizi; il lockdown ha peggiorato la situazione». C’è chi vive sulla strada da anni, ma in tanti sino a poco tempo fa avevano un lavoro, una famiglia, una casa e si trovano adesso a vivere magari in auto.

Le donazioni potranno essere detratte

La struttura sarà gestita dall’Associazione Santa Eurosia Odv (organizzazione di volontariato) con iscrizione nel registro unico nazionale del terzo settore. Questo farà sì che con l’entrata a pieno regime della legge sul terzo settore l’associazione, grazie all’iscrizione nel registro, potrà partecipare a bandi per l’assegnazione di fondi pubblici. Ma consentirà anche a chi vorrà fare un’erogazione volontaria o contributo di godere delle agevolazioni fiscali. Le persone fisiche potranno detrarre dalle imposte sino al 35% di quanto versato come donazione. In alternativa l’erogazione è deducibile dal reddito imponibile nel limite del 10% di quanto dichiarato. Anche per i titolari di partita Iva l’erogazione è deducibile, con la possibilità di riportare negli anni successivi quanto non utilizzato, purché ovviamente ci sia capienza di reddito.

Serve l’aiuto di tutti

«Secondo le stime – ha concluso il prevosto – Per mantenere il servizio servono 60mila euro. Dobbiamo raccoglierne 40mila: è necessario l’impegno e il contributo di tutti per poter essere al fianco di chi ne ha più necessità». Per questo è nata Casa di Eurosia. Si raccolgono donazioni anche attraverso bonifici sul conto corrente numero 1000174313 Banca ISP intestato a Associazione Santa Eurosia Odv Iban IT29M0306909606100000174313. 

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