Maxi rissa a Gallarate: i maggiorenni patteggiano pene tra i tre e i sette mesi

GALLARATE – Maxi rissa di Gallarate: ratificati i patteggiamenti per tutti i cinque maggiorenni coinvolti. Il giudice del tribunale di Varese Giulia Pulcina oggi, giovedì 4 novembre, ha avvallato la congruità degli accordi raggiunti tra gli imputati e il pubblico ministero Nadia Calcaterra che ha coordinato l’inchiesta sulla maxi rissa che lo scorso 8 gennaio, in centro a Gallarate, aveva coinvolto (tra partecipanti attivi e “spettatori” informati di quanto stesse per accadere) oltre un centinaio di ragazzini, per la maggior parte minorenni.

A processo anche i minorenni

Al termine dell’inchiesta erano stati denunciati 30 giovanissimi, 17 dei quali sottoposti a misura cautelare. Due dei 5 maggiorenni coinvolti due avevano patteggiato a sei mesi la scorsa estate. Gli altri tre hanno chiuso oggi il loro iter giudiziario patteggiando tra i tre e i sette. Uno dei tre ha chiesto la messa alla prova. Mercoledì 10 novembre, invece, inizierà il processo a Milano per i minorenni coinvolti. 

I fatti di gennaio

I fatti sono noti e hanno fatto il giro d’Italia. L’8 gennaio scorso un centinaio di ragazzini ha invaso il centro di Gallarate. Tra chi si è picchiato e chi è arrivato, richiamato dal tam tam su social e chat, per fare da spettatore. Lo scontro tra due fazioni: con ragazzi arrivati da Malnate, Cassano Magno e Varese. La ragione del regolamento di conti? Degli apprezzamenti ad alcune ragazze e una rissa precedente. La polizia di Stato, con il supporto dei carabinieri e della polizia locale di Gallarate, ha fatto un lavoro certosino. Tra video postati sui social e immagini registrati dalle telecamere ha stabilito chi ha fatto cosa.

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