GALLARATE – Si continuerà a nascere all’ospedale di Gallarate. Lo dice il direttore generale dell’Asst Valle Olona Eugenio Porfido, smentendo l’annuncio dato dal Partito democratico due giorni fa in conferenza stampa.
Il punto nascite
Porfido non nasconde che ci siano criticità da affrontare, a partire dalla carenza di medici che di recente ha portato a una drastica riduzione del servizo di Cardiologia, ma assicura che la chiusura del Punto nascite al Sant’Antonio Abate non è contemplata nei piani di Asst. Il direttore generale bolla l’annuncio del Pd come voci inconsistenti che non rispecchiano la realtà dei fatti.
Il depotenziamento di Gallarate
Nell’ottica della costruzione del nuovo ospedale unico di Beata Giuliana, negli ultimi anni Asst Valle Olona ha cominciato ad accorpare alcuni reparti. E così la Pediatria si è trasferita a Busto Arsizio, proprio come come l’Urologia e il reparto di Otorinolaringoiatria, senza considerare le riduzioni dell’attività a partire dall’Oncologia e Diabetologia. Il depotenziamento del Sant’Antonio Abate, insomma, è sotto gli occhi di tutti, comprese le associazioni dei malati cronici che lo scorso anno hanno manifestato il loro disagio davanti ai cancelli del nosocomio cittadino.
Secondo il Pd, il Punto nascite di Gallarate, dove lo scorso anno sono venuti alle luce 700 bambini (una ventina da inizio 2023), sarebbe dovuto essere il prossimo. «Ci auguriamo di essere smentiti, ma le nostre fonti sono molto autorevoli», diceva il consigliere comunale dem Margherita Silvestrini. La smentita è arrivata. E tutti in città si augurano sia tombale.