In divisa Air Italy davanti alla procura di Busto. «Indagate sulla nostra fine»

Air Italy procura Busto

MALPENSA – Non vola da gennaio, la sua società è in liquidazione e al momento non ci sono prospettive di tornare presto a lavorare a bordo di un aereo. Ciononostante Mario Clemente, assistente di volo di Air Italy, questa mattina – 2 giugno, Festa della Repubblica – era stato precettato dall’azienda per svolgere un corso all’interno della base di Malpensa. Soltanto una volta arrivato a destinazione si è accorto che il corso era stato annullato, senza che nessuno lo avvisasse. E così, sentendosi persino beffato da una compagnia aerea che cinque mesi fa ha tolto a lui e ad altri 1400 colleghi ogni speranza per il futuro, ha deciso di prendere un banchetto e di posizionarsi davanti alla procura di Busto Arsizio. Inequivocabile il suo messaggio: «Chiedo alla magistratura di indagare sulla fine della nostra Air Italy, distrutta da un management impreparato».

Credo nella magistratura

Mario Clemente non è nuovo a iniziative di questo tipo. Interrotto soltanto dalla pandemia che ha portato alla chiusura del Terminal 1, lo scorso febbraio dormì per sedici notti all’interno dell’aeroporto. «La barca non affonderà da sola, è il momento di scoperchiare tutto il marcio che c’è nell’aviazione Italiana», disse annunciando il presidio permanente. Proprio in quei giorni, racconta ora, depositò un esposto alla procura di Busto e di Tempio Pausania (la sede di Air Italy è Olbia) con la speranza che la magistratura aprisse un fascicolo per indagare a fondo sulle cause che hanno portato il vettore a una repentina liquidazione. «Ci spero ancora perché credo nella giustizia italiana», racconta ora. «Per questo sono qui oggi davanti alla procura della Repubblica di Busto Arsizio».

Air Italy procura Busto

Il ministero convoca i sindacati

Nel frattempo il capo di gabinetto del ministero dei Trasporti ha convocato per il 9 giugno in videoconferenza i sindacati. Il motivo della riunione non è noto. «Attendiamo di capire cosa ci diranno le istituzioni», dichiara l’Usb. «Rinnoviamo l’invito ai lavoratori Air Italy di tenersi pronti alla mobilitazione qualora ci fossero giochi al ribasso o, peggio ancora, nessuna soluzione credibile in un settore che in questi ultimi due mesi è stato travolto dalla crisi e sta iniziando ad affrontare un processo di ristrutturazione, per certi versi anche positivo».

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