L’allarme di 150 medici: a Busto e Gallarate sanità insostenibile. Arrivano Fontana e Gallera

BUSTO ARSIZIO – Mentre la commissione Sanità del Pirellone approva il Programma regionale di sviluppo (Prs), che prevede una serie di interventi proprio in campo sanitario, e in attesa che venerdì 22 giugno il presidente Attilio Fontana e l’assessore alla Salute Giulio Gallera arrivino a Busto Arsizio per parlare di ospedale unico, 150 medici dell’Asst della Valle Olona firmano il doppio appello di Busto al Centro affinchè si affrontino le molte emergenze ospedaliere. Una su tutte, dalla quale discendono disservizi, disagi e rischi: la carenza degli organici. Un sostegno inequivocabile alle preoccupate sottolineatura di Michela Provisione e Gianluca Castiglioni, consiglieri municipali bustocchi e medici del nosocomio cittadino, che in due distinte prese di posizione hanno messo il dito nella piaga, anzi, nelle piaghe: la drammatica situazione dei pronto soccorso di Busto e Gallarate, la mancanza di pediatri e i pericoli di un’assistenza inefficace per i piccoli ammalati. Due aspetti dello stesso problema, peraltro affrontato pubblicamente da una settantina di primari delle Asst di Varese e Busto Arsizio che, alcune settimane fa, hanno scritto, come Provisione e Castiglioni, al presidente Fontana e all’assessore Gallera.

A faccia a faccia con i vertici regionali

Un grido d’allarme per un contesto non più sostenibile a livello sanitario: pochi medici, assunzioni praticamente bloccate, difficoltà nel garantire un’adeguata assistenza. Primari che a luglio saranno ricevuti e ascoltati dalla commissione Sanità della Regione, presieduta da Emanuele Monti. Nel frattempo, venedì 22, è in programma ai Molini Marzoli (ore 18) l’incontro con i vertici di Palazzo Lombardia. Invitati dalla Fondazione Carnaghi-Brusatori, il governatore Fontana e l’assessore Gallera, dovrebbero relazionare sul progetto dell’ospedale unico tra Busto Arsizio e Gallarate. Intervento del quale si sono perse le tracce e che, almeno sulla carta, risolverebbe una serie di questioni gestionali della sanità locale. Ma è scontato che la discussione prenda altre strade, quelle delle attuali emergenze, di scenari che a detta degli stessi operatori potrebbero generare guai seri per i pazienti.

Emergenze da affrontare subito

Per dirla in un altro modo, prima del futuro nosocomio (per realizzarlo servono almeno 500 milioni di euro, che non ci sono) va definito il presente: come risolvere i tanti, troppi problemi? A questa domanda dovranno innanzitutto rispondere i due autorevoli esponenti regionali, ai quali è in capo la politica sanitaria. Il resto, supposto che l’ospedale unico possa essere realizzato e quando, passa in secondo piano. Un impegno imprescindibile anche per non smentire quanto afferma Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità, nell’annunciare il varo del Prs: “Si tratta di un documento importante che sul fronte sociosanitario punta a proseguire e migliorare il buon lavoro svolto negli ultimi cinque anni”.

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