L’obiettivo di Ivan Basso: «Portare il Giro d’Italia a Cassano nel 2020»

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CASSANO MAGNAGO – Cassano Magnago arrivo di tappa per il Giro d’Italia 2020? Sono questi i giorni decisivi per sperare di trasformare un sogno in realtà. La città ci crede e confida nell’alleato in più, il due volte maglia rosa Ivan Basso, per riuscire a spuntarla sulla concorrenza. Che è molta. Il campione cassanese è il capocordata del comitato organizzatore che coinvolge il Comune, le associazioni del territorio e gli sponsor. «Sono in stretto contatto con il sindaco Nicola Poliseno e tutta la cordata all’interno del Comune», svela il ciclista. «Rcs sta definendo in questi giorni partenza e arrivo del Giro 2020, che al momento nessuno ancora conosce, dopodiché decideranno come riempire il contenitore. Noi abbiamo mandato la richiesta ufficiale e attendiamo fiduciosi».

Doppio passaggio

L’arrivo di tappa, secondo Basso, è un’iniziativa che deve portare lustro alla città. «Il Giro d’Italia è un evento che non è solo ciclismo ma aggregazione. I bambini respireranno quel giorno un qualcosa che si porteranno dentro per tutta la vita, un arrivo del Giro te lo ricordi per sempre. Ci saranno migliaia di persone che arriveranno da tutto il mondo, e noi sogniamo il doppio passaggio sotto l’arrivo. Ci auguriamo di ottenere la candidatura ufficiale, dopodiché inizieremo a lavorare per riempire il pre e il post Giro. Non deve finire tutto quel giorno, vogliamo che lasci un ricordo del nostro paese che, grazie alla corsa rosa, verrà conosciuto in tutto il mondo».

A costo zero

Il campione di ciclismo spiega che il comitato nei mesi scorsi ha già effettuato un sondaggio sul territorio, ottenendo risposte importanti in termini di sponsorizzazioni: «La risposta per avere il Giro è eccellente, vogliamo che questa manifestazione sia una valore aggiunto e non un costo per la comunità». Basso sposa dunque la linea del sindaco, ovvero che il contributo comunale in termini economici debba essere pari a zero. Ma c’è di più: «Oltre ovviamente a non spendere, le risorse che riusciremo a recuperare verranno girate all’attività giovanile». Già mesi fa Poliseno aveva svelato che l’eredità del Giro sarà un circuito per bici attorno al futuro Parco da 45mila metri quadrati  che sorgerà alle spalle del cimitero, per dare la possibilità ai più piccoli di pedalare e di allenarsi in totale sicurezza.

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