Pd Gallarate e Ocg: le ragioni del “No” al documento sul Masterplan

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Margherita Silvestrini e Massimo Gnocchi

MALPENSA – Margherita Silvestrini, consigliere comunale del Partito democratico a Gallarate, lo dice subito: «Non ci interessa indossare la spilletta di chi ha dato l’ok al Masterplan». Molto più importante, sostiene, sarebbe per la città che rappresenta dai banchi di opposizione, aprire un dialogo vero sul futuro dell’aeroporto non soltanto con Sea, ma anche con tutti gli altri soggetti coinvolti, a partire dai nove Comuni del Cuv. «Doveva già essere stato fatto tanto tempo fa». 

Il no al documento 

In quest’ottica, secondo Silvestrini, si è persa una nuova occasione con il parere favorevole al Masterplan di Malpensa inviato nei giorni scorsi dal sindaco Andrea Cassani ai ministri Roberto Cingolani (Transizione Ecologica) e Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico). Un documento che il Pd e gli alleati (Città è Vita e Lista Silvestrini) non hanno sottoscritto per «tempi, modi e contenuti». Spiega l’esponente del Pd: «Stendere una lettere condivisa non significare propinare un testo pronto chiedendo entro 24 ore di dare l’ok». Secondo Silvestrini, si tratta inoltre di un documento incompleto («nella parte dedicata ai temi del lavoro e non solo»), con poco coraggio («è pieno di copia e incolla del documento del Cuv, senza nemmeno fare lo sforzo di elaborare proposte proprie, magari in linea con il Cuv, ma proprie») e in alcuni parti non condivisibile, nello specifico quando si chiede di rimettere in discussione le opere infrastrutturali attorno all’aeroporto previste nel Piano d’area Malpensa del 1999 ma mai realizzate. 

Dialogo aperto 

Proprio qui, secondo il consigliere dem, sta il nocciolo della questione: anziché cercare un dialogo con i nove Comuni di sedime ci si pone in contrapposizione. «Il sindaco lo aveva già fatto esplicitamente con quell’attacco spietato e anti-istituzionale ai sindaci del Cuv in Commissione Malpensa che abbiamo criticato aspramente». In quest’ottica il centrosinistra rinnova invece l’invito al dialogo con l’obiettivo di «entrare nelle dinamiche territoriali portando il nostro punto di vista».

Le ragioni di Ocg 

Anche Obiettivo Comune di Gallarate, lista civica indipendente che siede in opposizione, non ha sottoscritto il documento. Di seguito i tre motivi elencati dal capogruppo Massimo Gnocchi e fatti avere come riposta al primo cittadino:

1) La commissione speciale Malpensa come da atto istitutivo, ha funzionamento analogo a quello di altre commissioni. Ergo la sua funzione consultiva -eventuale dato che nel caso della prima riunione si è solo ascoltato senza alcuna espressione di parere ancorché non indicato in convocazione- per sua stessa definizione deve essere poi demandata eventualmente al consiglio comunale. Consiglio che è, e resta, a mio sommesso avviso l’unico organo deputato alla espressione di un formale parere di indirizzo politico-amministrativo pieno e valido su ogni questione di cui è investito.

2) Nel merito, perché non mi sottraggo mai, fermo restando che come detto anche in sede di istituzione della commissione stessa ovvero che Malpensa ed il suo indotto rappresentano una importantissima voce “nell’economia della città” -al pari di altre per il vero tipo l’Ospedale stesso- mi corre obbligo evidenziare a) questa importanza economica necessiterebbe di grande attenzione e giusta opera di mediazione politica per preservarle, opera di cui Gallarate dovrebbe farsi interprete nell’interesse generale di tutti gli attori a mio avviso; b) alcuni passaggi nel testo della lettera in molte parti direi condivisibili, testo che come sopra detto dovrebbe essere oggetto di dibattito consigliare, non mi trovano però personalmente in linea (ad esempio la sua inclusione del collegamento ferroviario T2-Gallarate data peraltro l’attuale stessa chiusura del terminal sino a data da destinarsi per stessa voce di Sea).

Da ultimo non posso esimermi dal far notare una cosa partendo dall’incipit iniziale del testo stesso del suo scritto ovvero…..”L’amministrazione Comunale di Gallarate, pur non essendo tra gli Enti chiamati ad esprimersi formalmente per il Masterplan 2035 di SEA”…. Senza alcuna vena polemica, ricordo che la nostra città ha rinunciato al dibattito pubblico previsto per legge per la edificazione dell’Ospedale unico -cosa contro la quale ricorderà mi sono fortemente opposto- mentre ora su un tema tanto delicato ed impattante, pur non avendo alcuna diretta competenza circa l’espressione di un parere deputato invece ai Comuni interessati (quelli del CUV in dettaglio) nonché a Regione Lombardia ed altri enti (Parco Ticino ndr) etc, noi vogliamo esprimerne uno -di parere ndr- senza nemmeno aver audito altri soggetti in seno alla Commissione speciale stessa? Non lo trovo comportamento coerente ma forse è un mio limite personale.

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