Nell’emergenza, Samarate c’è: anche 1000 euro di buoni spesa dalle pompe funebri

SAMARATE – La rete solidale contro l’emergenza, un paracadute per chi è in difficoltà. Samarate c’è, come fa notare l’assessore ai servizi sociali Nicoletta Alampi, mettendo in fila le varie iniziative che, coordinate dall’amministrazione, sono state messe in campo in queste settimane di stop alle attività per l’emergenza coronavirus. «L’unico modo per uscirne – fa notare la vicesindaco della giunta Puricelli – è la reciprocità, sentire di essere parte di qualcosa e sentire che dalle azioni di ciascuno di noi dipendono le sorti nostre e di quelli che ci circondano». Una riflessione nel momento in cui dall’opposizione giungono proposte di intervento.

Le iniziative messe in campo

alampi vicesindaco samarate lega«L’amministrazione comunale di Samarate si è da subito attivata con interventi utili soprattutto alle fasce più fragili» sintetizza la vicesindaco e assessore ai servizi sociali Nicoletta Alampi. In particolare, il servizio prelievi a domicilio curato da Cedal, il servizio di pasti a domicilio curato da Dussmann, l’azienda che ha l’appalto delle mense scolastiche, entrambi disponibili a prezzi calmierati, e il servizio gratuito di consegna della spesa e dei farmaci da parte dei volontari della Protezione civile alle persone fragili (anziani over 65, disabili e persone con patologie). «Ringrazio e vorrei accendere l’attenzione sulla comunità samaratese che ha dimostrato ancora una volta la  forte capacità di rispondere nel momento del bisogno mettendosi a disposizione: singoli cittadini, Parrocchia, Caritas, commercianti, associazioni». E, annuncia l’assessore, «altri servizi sono in fase di attivazione per essere sempre più presenti in questo momento difficile anche con supporti molto immediati a favore della cittadinanza».

Gioco di squadra

Non solo iniziative concrete, ma anche una rete solidale che si è messa in moto. Ciascuno ha fatto la sua parte, come sottolinea l’assessore Nicoletta Alampi. Dall’«informazione capillare da parte di medici di base e pediatri sulle opportunità attivate per le consegne dei farmaci e altre opportunità utili per poter informare gli utenti, dimostrando la massima collaborazione», così come per «le farmacie e i commercianti del territorio», al ruolo del personale dell’amministrazione comunale che «si è messo a disposizione seguendo man mano le direttive che arrivano periodicamente, mai perdendo di vista le fasce più deboli, in particolare le assistenti sociali che lavorando da casa in “lavoro agile” sono sempre raggiungibili e in contattato con gli utenti anche in sinergia con i servizi rimasti attivi sul territorio come l’assistenza domiciliare anziani». E ancora, il Centro di Ascolto Caritas «sempre attivo e d’aiuto per la segnalazione di necessità della cittadinanza, in sinergia con in nostri uffici». Fino all’«attivazione del Centro Operativo Comunale sotto la guida della nostra Protezione Civile che assicura la direzione ed il coordinamento di tutti i servizi di assistenza attivati o che si andranno ad attivare». Tra i compiti fondamentali della Protezione Civile, fa notare Alampi, c’è quello di «formare i volontari, attenti soprattutto al rispetto delle direttive igienico-sanitarie. In questo momento ha a disposizione più di 20 volontari tra ragazzi della Parrocchia e cittadini che si sono messi a disposizione dell’amministrazione comunale, che si occupano delle consegne a domicilio anche collaborando con Caritas per evitare che gli utenti da loro seguiti escano, tutto sempre nell’ottica #iorestoacasa». 

L’esempio da imitare 

L’esempio che Nicoletta Alampi ci tiene a citare come «gesto che può essere stimolo per altri per non dimenticarsi chi in questo momento può aver maggiormente bisogno» è quello, «molto pratico ma veramente necessario confrontandosi con il nostro servizio sociale», compiuto dalle Onoranze Funebri Guida di Samarate. Una donazione di 1000 euro in buoni spesa (che verranno consegnati a domicilio) da destinare a famiglie in difficoltà: «un gesto che apprezzo molto – spiega la vicesindaco – dato che con il passare delle settimane parecchi nuclei famigliari, monofamiliari o pensionati si sono trovati in difficoltà anche solo per acquistare beni di prima necessità,  situazioni già fragili che varie motivazioni dovute al momento ha reso maggiormente vulnerabili ma anche nuove situazioni come le partite IVA ferme o tutte quelle attività senza ammortizzatori sociali. Perché, questo è l’appello che arriva dall’assessore ai servizi sociali, in questa situazione bisogna anche imparare «a non farsi gli affari propri, e segnalare all’amministrazione casi di persone in difficoltà che non sono in grado di chiedere aiuto. In questo momento dove tutti abbiamo rallentato, osserviamo di  più e non giriamoci dall’altra parte, ognuno di noi può fare la differenza nella vita di qualcuno. Anche solo fare una telefonata può aiutare».

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