LONATE POZZOLO – «Prima ancora di essere una guerra di armi, è una battagli sui valori. Quelli veri, europei, contro chi non rispetta la libertà, la verità e la vita innocente umana». A dirlo è Padre Volodymyr Misterman, responsabile della comunità cattolica ucraina in rito bizantino di Gallarate, Varese e Meda.
L’intervista
Nella intervista a Malpensa 24 Web Tv, il sacerdote ucraino racconta come la sua vita in provincia di Varese sia stata stravolta nelle ultime due settimane da quello che sta succedendo nel suo Paese. Condanna duramente le parole del patriarca russo Kirill che ha parlato di una guerra giusta («Che chiesa è se nemmeno un vescovo proclama l’amore verso il prossimo e se si sta zitti quando viene uccisa un’intera popolazione?»), confida nell’azione di Papa Francesco («Finalmente dopo 8 anni tutto il mondo ha capito che non è un conflitto interno ma una guerra, una pazzia») e invoca l’intervento di Dio per arrivare a un accordo di pace («Noi come cristiani preghiamo, speriamo intervenga perché abbiamo speso tante parole ma ancora non si è trovata una via d’uscita»). Ma soprattuto, chiede a Dio di trovare la forza del perdono: «Come sacerdote cerco di aiutare la mia gente. Non è facile per noi ucraini, talmente feriti da questa guerra, da queste sofferenze e uccisioni. Non siamo in grado con le nostre forze umane limitate di perdonare coloro che hanno portato la morte nella nostra Patria. Come cristiano chiedo al Signore di darci una mano per essere in grado di perdonare. Perdonare non è facile, neanche per noi cristiani».