MILANO – Per vaccinare 10 milioni di lombardi contro il Coronavirus scende in campo l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, già protagonista della sfida della realizzazione del Covid hospital in Fiera: è stato nominato oggi, 2 febbraio, consulente del presidente Fontana per il coordinamento della campagna di vaccinazione di massa in Regione Lombardia. «Il traguardo di vaccinare 10 milioni di cittadini italiani residenti in Lombardia prima di giugno è assolutamente possibile, se arriveranno i vaccini» le prime parole di Bertolaso. «È una grande operazione di emergenza di Protezione Civile, la più importante mai realizzata in Italia. Vaccineremo 24 ore su 24, 7 giorni su 7».
La nomina di Bertolaso
«Oggi con delibera di giunta abbiamo conferito al dottor Guido Bertolaso la qualità di consulente del presidente per l’attuazione e il coordinamento del piano vaccinate Covid 19 delle Regione Lombardia». L’annuncio del governatore Attilio Fontana in conferenza stampa a Palazzo Lombardia alla presenza degli assessori al welfare Letizia Moratti e alla protezione civile Pietro Foroni. «Bertolaso metterà a disposizione la sua grande efficienza, che ha già dimostrato in tutta la sua vita e continuerà a farlo qui in Regione. Io lo ringrazio perché ci dà sicurezza dell’ottimo risultato che otterremo». La vicepresidente Letizia Moratti aggiunge: «Ho avuto l’onore di lavorare con lui nei miei precedenti ruoli. Ho sempre visto determinazione, concretezza, entusiasmo nonostante l’emergenza. È importante motivare la squadra. Il piano vaccinale continua ad avere delle modifiche. Rispettiamo quello che ci viene detto. Il nostro obiettivo è quello di fornire ai lombardi il piano vaccinale più efficace ed evidente».
Il piano vaccinale
Pochi minuti prima in consiglio regionale l’assessore al welfare Letizia Moratti aveva annunciato l’avvio della fase di vaccinazione degli “Over 80” a partire dal 24 febbraio prossimo. Una volta a regime, la campagna di vaccinazione in Lombardia «andrà avanti 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana». Saranno predisposti punti di vaccinazione su tutto il territorio. «Avremo un febbraio e un mese di marzo critici per quanto riguarda l’approvvigionamento, ma da aprile in poi saremo inondati di vaccini» prevede il neo-consulente di Regione Lombardia. «Il problema è che avremo 4-5 tipologie diverse, quindi la parte logistica sarà complessa, ma ce la faremo perché saremo tutti coinvolti».
Il compenso? «Zero euro»
«Mi sono abbassato lo stipendio. Invece di un euro per questa prestazione non prenderò nemmeno un euro» rivela Guido Bertolaso, riferendosi alla precedente consulenza per il Covid hospital della Fiera di Milano. Il suo ruolo di coordinamento si affiancherà a quello dell’attuale responsabile della campagna vaccinale Giacomo Lucchini, che seguirà soprattutto la parte logistica. «Vaccinare gli italiani dovrebbe essere prima di tutto un piacere, soprattutto per tutti i medici e gli infermieri in pensione, e un dovere – le parole di Bertolaso, anch’egli uomo delle istituzioni ritirato dal lavoro – non deve essere il soldo lo stimolo per vaccinare tutti gli italiani».
Il retroscena
Ne esce anche un piccolo retroscena: «Quando ho ricevuto la telefonata (da Fontana e Moratti, ndr) ho chiamato i colleghi della direzione generale della Presidenza del Consiglio a cui ho chiesto, visto che stavo andando a Milano per un’operazione molto importante, di avere due tre ragazzi per la mia squadra. Sono rimasto raggelato perché mi hanno detto “tu sei in contrapposizione con il governo centrale e se te li diamo ci cacciano“». Così Guido Bertolaso, consulente di Regione Lombardia per il Piano vaccinale, in conferenza stampa a Milano. «Sono rimasto molto colpito, ma segnalo che il coronavirus è il soggetto più democratico che io abbia mai conosciuto: è imparziale, non guarda in faccia a nessuno e non ha tessere di partito».
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