SAMARATE – La sinistra di Samarate progetta in grande. Pensando al bene della città ma con un respiro più ampio. Il gruppo dell’Alternativa di Domenico Aiello, pronto a presentare ufficialmente il proprio candidato sindaco il prossimo 12 aprile, punta ancora sull’ambiente per chiudere la diffusione del proprio programma elettorale, nella convinzione che «il problema ambientale non è solo una questione di grandi politiche ma anche di capacità di trasferire le linee dei grandi progetti ambientalisti anche e soprattutto nei territori».
Progetti di ampio respiro
I progetti, appunto, hanno un respiro ampio perché riguardano non soltanto il territorio di Samarate, ma mirano a rendere la città legata ad altri Comuni ed Enti, in piena collaborazione fra loro. Partendo con l’avvio di una rete di comunicazione e trasporto elettrico che utilizzi risorse naturali e solari, »che avrà il fine di ridurre il pendolarismo automobilistico e di facilitare la mobilità dei non patentati e degli studenti». Passando per la creazione «di una rete stradale ad uso esclusivo dei cicli e motocicli di piccola cilindrata che consenta ai lavoratori di Malpensa di giungere sul posto di lavoro in modo diretto e senza pericoli». Dalla mobilità all’inquinamento: ridurre la plastica per estendere a tutto il territorio i distributori di acqua per arrivare alla diminuzione del consumo di acqua in bottiglia. E arrivando infine a incrementare il verde pubblico: si pensa all’avvio «di una proficua collaborazione con Ersaf e il Parco del Ticino per attuare e superare la legge Rutelli per piantare un albero per ogni nato, sfruttando la collaborazione con cittadini singoli e associazioni». Un patrimonio verde comune, una sorta di “verde del vicinato” «che diventi patrimonio di tutti».
Collaborazione politica
Si tratta di «progetti impegnativi che avranno bisogno – specifica Luigino Portalupi – di una convinta e solidale collaborazione tra le forze politiche presenti sul territorio che, superando steccati pseudo ideologici, decidono di innovare e rinnovare se stessi per impegnarsi nello scenario del futuro».
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