Regionali, si chiude la campagna a Varese. Majorino: «Missione difficile ma possibile»

In alto il centrosinistra, sotto terzo polo e centrodestra: gli ultimi "botti" della campagna elettorale a Varese

VARESESuona il gong sulla campagna elettorale per le elezioni regionali. Una corsa all’ultimo voto che si chiude nella serata di oggi, venerdì 10 febbraio. Tra poche ore sarà silenzio elettorale in vista dell’apertura delle urne nelle giornate di domenica 12 e lunedì 13. A Varese ultimi appuntamenti di fine campagna, tra cui l’incontro con il candidato presidente del centrosinistra Pierfrancesco Majorino, che ha scelto proprio la città giardino come tappa conclusiva.

Majorino nella “tana del lupo”

L’appuntamento con Majorino è iniziato intorno alle 21 al Teatro Santuccio, luogo simbolo per il Pd cittadino, che ha portato bene per due volte al sindaco Davide Galimberti. Sta qui, ma anche nella voglia di sfidare Fontana nella “tana del lupo”, la città culla della Lega, la scelta strategica del candidato sostenuto da Pd, Patto Civico, Alleanza Verdi Sinistra e Movimento 5 Stelle. Concetti ben esplicitati dallo stesso sindaco Galimberti che ha fatto da padrone di casa aprendo la serata. «Qui abbiamo battuto Fontana che è ricordato dai varesini per lentezza e immobilismo: abbiamo bisogno di dinamismo. Altri cinque anni così la Regione più dinamica che è la Lombardia non se li può permettere». Temi sottolineati anche dallo stesso Majorino (nel video sotto l’intervista).

Nel suo intervento, durato meno di un’ora, il candidato presidente ha snocciolato i temi che hanno caratterizzato la sua campagna elettorale, a partire dalla sanità. «Non ci arrenderemo mai all’idea che si possano tollerare le liste d’attesa». E poi i trasporti («Non è accettabile un servizio ferroviario come questo») e cultura e turismo: «Per colpa di Fontana siamo diventati la penultima regione d’Italia per contributi alla cultura e allo spettacolo». Tra le proposte un assessorato che «vada a prendere risorse in Europa per fare opere per aiutare concretamente le persone». Infine la differenza tra i due schieramenti: «Noi vogliamo portare in Regione un galantuomo come Gherardo Colombo. Loro ci restituirebbero Gallera e Romano La Russa».

Arrivano anche i Cinque stelle

I Cinque stelle hanno scelto il Socrate per chiudere la campagna elettorale. Un brindisi con i candidati e poi via al Santuccio per salutare Majorino. Alla festa di fine campagna dei pentastellati ha partecipato anche il neo grillino Luca Paris.

Terzo Polo: «Partita apertissima»

Un paio d’ore prima è invece Azione-Italia Viva, che sostiene Letizia Moratti, a chiudere la campagna, con i candidati varesini schierati al Caffè Broletto e capitanati dall’onorevole Maria Chiara Gadda, segretaria regionale di Italia Viva (nel video sotto l’intervista). «Da un lato c’è Fontana che dice che la Regione non deve cambiare e dall’altro c’è Majorino che si è alleato con chi come il Movimento 5 Stelle ha creato problemi a questo paese. Noi ci mettiamo in mezzo, nel luogo del buonsenso e della concretezza. L’obiettivo è una crescita sostenibile della Regione».

Poi ha attaccato Majorino per le sue parole delle ultime ore. «Oggi ha invitato gli iscritti al Terzo Polo al voto disgiunto. Vuol dire che sta mettendo nero su bianco che ha voglia di perdere». Infine sulla candidata presidente Letizia Moratti. «Ha saputo dire di no all’inefficienza di Fontana e ha portato un cambio di passo in Regione portando a Milano l’Expo». Quindi un simpatico e inatteso fuori programma (nella foto sotto): una torta (e un cappellino a tema) per l’onorevole che proprio qualche giorno fa ha festeggiato il suo compleanno.

Il centrodestra “sparso”

Chiusura “sparsa” invece per il centrodestra, che non ha organizzato un appuntamento finale d’insieme in città a sostegno di Attilio Fontana. I singoli candidati hanno promosso nelle ultime ore o nei giorni scorsi momenti conclusivi di saluto e ringraziamento con i loro sostenitori. Nel tardo pomeriggio di oggi il brindisi di Raffaele Cattaneo, assessore regionale uscente e capolista di Noi Moderati, dal suo “point” in corso Matteotti. Per lui una diretta Facebook di oltre due ore (nella foto sotto). «Abbiamo ricordato le ragioni della candidatura e abbiamo ascoltato gli interventi di tanti amici che ci sostengono. Ne è valsa la pena». Anche il capolista leghista Emanuele Monti ha chiuso la campagna nel tardo pomeriggio con un brindisi con amici e militanti presso il suo point.