SOMMA LOMBARDO – Archiviata la festa nazionale della Lega Lombarda, ospitata al campo sportivo di Golasecca con la presenza del vicepremier Matteo Salvini il giorno dell’apertura, la prossima sfida per la sezione di Somma Lombardo è riconquistare Palazzo Viani Visconti dopo cinque anni di opposizione. «Obiettivo 2020», dice il segretario Alberto Barcaro, rimandando a settembre ogni decisione ma senza nascondere la volontà di ricompattare il centrodestra in vista delle Amministrative della prossima primavera.
Ricompattare il centrodestra
Il sasso lo ha lanciato nei giorni scorsi la lista civica Siamo Somma, annunciando l’intenzione di non correre più da sola ma all’interno di una coalizione alternativa all’attuale maggioranza. La presenza dei vertici ieri sera a Golasecca per la giornata di chiusura è un ulteriore segnale di avvicinamento a Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. «I rapporti tra le forze d’opposizione da tempo ormai sono buoni», dice Barcaro. «Se troviamo dei punti d’incontro e se saremo in grado di costruire un’alternativa di governo basata sulla condivisione degli obiettivi noi ci siamo. Ma ne riparleremo a settembre. Ora ci godiamo un po’ di meritato riposo dopo l’ottima riuscita della festa, grazie a tante persone che si sono impegnate e ai cittadini sommesi che non hanno fatto mancare il loro contributo. Tornati dalla vacanze cominceremo gli incontri ufficiali».
Il candidato sindaco
Per la prima volta i numeri (alle Europee 2019 la Lega a Somma ha ottenuto il 48% dei consensi) pongono la Lega come perno della coalizione e non più subalterna a Forza Italia. E se si considera che cinque anni fa il candidato sindaco era espressione dei berlusconiani, sembra proprio che toccherà al Carroccio esprimere il nome di chi sfiderà il primo cittadino uscente Stefano Bellaria, al 99,9% rincandidato dal centrosinistra. «Non nego che alla Lega farebbe piacere», dice il segretario senza nascondersi. «Ma ripeto: prima si ragiona su obiettivi condivisi e poi su tutto il resto. Di nomi, in questo momento, non è nostra intenzione parlare. Non ci stiamo nemmeno pensando».