Scuola, l’istituto “Negri” di Magnago vince la sfida. E l’indirizzo sportivo raddoppia

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MAGNAGO – L’Istituto comprensivo “Ada Negri” di Magnago tira le somme del primo anno di indirizzo sportivo. Un modello sperimentale in cui l’istituto ha creduto, ritenendolo «valido e motivante – si legge in una nota diffusa ieri, giovedì 11 agosto – per impostare, nell’ambito del curriculum del primo ciclo dell’istruzione, un sano, corretto e migliore stile di vita sotto tutti i punti di vista». E un modello che si è rivelato vincente: la riprova è il fatto che, dopo la positiva esperienza dell’anno passato, in base alle iscrizioni dell’anno scolastico 2022-23 sono previste due classi ad indirizzo sportivo.

Il progetto ha coinvolto la sezione B delle classi prime della scuola secondaria di primo grado. Nel gruppo classe eterogeneo è stata prevista la presenza di soggetti Dva (DiVersamente Abili) e non è stata attivata la selezione dal punto di vista motorio. Ai ragazzi iscritti all’indirizzo sportivo è stata consegnata una tuta ufficiale di rappresentanza e la divisa per fare lezione: in questo modo si è voluto sia dare importanza a questa avventura, sia far vivere il concetto di appartenenza al gruppo, alla squadra, alla classe. In corso d’opera si sono fatte due uscite didattiche prettamente sportive e di respiro internazionale: assistere a Milano alla partita di Champions League di calcio tra Inter e Shakhtar e una trasferta di due giorni a Roma per agli Internazionali di Tennis.

Tanta pratica in campi, palestra e piscina

Il pacchetto orario di 33 ore ha previsto la permanenza a scuola nei pomeriggi di lunedì e mercoledì per praticare le diverse discipline sportive, con un monte ore di attività fisica di 5 ore e non 2 come da curriculum; il tutto affiancato da un progetto alimentare che ha dato la possibilità ai ragazzi di fermarsi a mensa per conoscere e praticare una corretta alimentazione.

Il consiglio di classe dell’indirizzo sportivo ha poi collaborato alla stesura di una programmazione curvata alle tematiche sportive. I ragazzi hanno approcciato discipline come il nuoto e il tennis, attraverso la collaborazione delle diverse società sportive del territorio, che hanno messo a disposizione il materiale ma soprattutto i loro istruttori qualificati. «Un enorme grazie – tiene a sottolineare l’istituto – va alla Società sportiva di tennis di Magnago e in particolare a Riccardo Riboldi, che ha organizzato in ogni dettaglio un pacchetto di 10 ore per i nostri alunni, a costo zero. Ringraziamo anche la Scuola nuoto di Busto Garolfo che ha saputo venire incontro alle nostre esigenze orarie e ci ha permesso di sviluppare un altro pacchetto di 10 ore di lezione.

«Si sono poi sviluppati nella palestra della nostra scuola gli sport tradizionali di atletica e pallamano; infine le 3 ore in più di educazione fisica alla settimana ci hanno permesso di sviluppare anche altri sport secondari quali tamburello, tchoukball, volano. È stato bellissimo vedere come i ragazzi abbiano in poco tempo acquisito l’impostazione delle diverse discipline e siano riusciti a far propri alcuni fondamentali tecnici. Spettacolare poi l’entusiasmo e la voglia di fare e imparare: gli studenti ci hanno tolto qualsiasi dubbio che ci eravamo posti, rispetto alla stanchezza che sarebbe potuta subentrare».

Migliorato l’apprendimento in tutte le materie

I riscontri più evidenti sono stati la coesione del gruppo classe, la condivisione degli interessi nel rispetto di tutti, l’integrazione di ciascun alunno, raggiunti prima rispetto alle altre classi. Cinque studenti della classe che non avevano scelto l’indirizzo sportivo, a fine dicembre hanno chiesto di partecipare al progetto. L’accettazione delle regole, presupposto obbligato che lo sport impone per essere condiviso e praticato (specialmente in quello di squadra), ha creato le basi per la formazione di un gruppo unito e partecipativo che, oltre ad ottenere evidenti risultati nelle competenze sportive, ha determinato risposte positive dei ragazzi, incidendo sull’apprendimento in tutte le altre discipline scolastiche.

In rete con le altre scuole d’Italia

L’istituto ha infine fatto rete con le altre scuole d’Italia che hanno intrapreso questa avventura. «Questo ci permette di fare gemellaggi con le altre scuole per condividere e lavorare sugli stessi progetti. Questa nostra esperienza d’indirizzo sportivo, rara sul territorio della Lombardia e nella provincia di Milano, ha incuriosito molti colleghi della materia appartenenti ad altri istituti scolastici, che ci hanno contattato per avere informazioni in merito; ed è già nata una collaborazione in rete.

«Possiamo dire a fine anno – è la conclusione – che questa avventura è andata oltre alle nostre più rosee aspettative».

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