SESTO CALENDE – Il tunnel che sbuca sul lungofiume Ticino, ma anche le immagini della sala all’interno e quelle della spiaggia. Con un video (sotto), il capogruppo di maggioranza Marco Colombo mostra lo stato dei lavori per la realizzazione del sottopasso della Nuova Marna a Sesto Calende. Operazione che ha costretto alla chiusura di un tratto della provinciale che porta ad Angera. E che ora volge al termine: salvo imprevisti, infatti, il 29 marzo la strada sarà di nuovo aperta al traffico.
Nel frattempo, la giunta sestese ha approvato il progetto definitivo esecutivo per la nuova rotonda da 400mila euro, che servirà ad agevolare lo svincolo con via Tortorino.
Via Angera verso la riapertura
La strada che unisce Sesto e Angera è al centro dei lavori. Per il sottopasso, soprattutto: dallo scorso 4 marzo la strada è chiusa per il cantiere del tunnel sotterraneo fra la futura sede della Csck – e in generale la zona del lungofiume – con la sala civica e con il parcheggio che nascerà proprio sotto l’edificio.
Un’operazione che per motivi di sicurezza ha portato a prendere provvedimenti legati alla viabilità tra nuove nuove indicazioni e deviazioni per auto, mezzi pesanti, biciclette e anche pedoni. In base al cronoprogramma, la via riaprirà per la fine della prossima settimana. Restituendo alla popolazione una delle strade più frequentate in assoluto.
La rotonda
Poco più avanti, sulla strada provinciale, verrà invece realizzata la nuova rotatoria da 400mila euro allo svincolo con via Tortorino, interamente finanziato da Regione Lombardia. Il progetto definitivo esecutivo è stato approvato, con l’obiettivo di «migliorare la sicurezza stradale per i diversi utenti della strada», riporta la relazione tecnica. Fra le priorità, anche il «controllo delle velocità veicolari» e il «miglioramento della capacità dell’intersezione». E ancora: «La creazione di un collegamento in sicurezza tra la pista ciclopedonale – realizzata lungo l’asse della strada provinciale – con l’asse comunale».
La rotonda avrà un diametro di 25 metri e un anello di rotazione di 7 metri di larghezza. Con un’isola centrale non sormontabile di 11 metri di diametro. Previsti anche «raccordi dell’anello di rotazione con le corsie di ingresso e uscita delle corsie che confluiscono sull’intersezione, con raggi di 15 metri per l’ingresso e tra i 15 e i 27,50 metri per le uscite». Fra gli interventi anche «l’adeguamento della rete di illuminazione pubblica con nuovi corpi illuminanti e l’adeguamento delle quote dei piani stradali e delle canaline laterali per garantire la dispersione delle acque meteoriche dalla piattaforma stradale».