Masterplan Malpensa, Brovelli (Sinistra per Somma): «Il Cuv sia più determinato»

MALPENSA – Da una parte Regione Lombardia, che «lascia a Sea il compito di regolare il territorio». Dall’altra il Cuv, che dovrebbe «porre dei paletti, dialogare, essere più determinata». Parla Claudio Brovelli, capogruppo di Sinistra per Somma. Una «riflessione» su Malpensa, la sua, condivisa in Commissione Territorio ieri, 16 febbraio, che si mette in scia all’ultimo incontro avuto dai nove sindaci dell’intorno aeroportuale con i vertici di Palazzo Lombardia per discutere il Masterplan. A dare lo spunto giusto, il resoconto presentato in aula dal sindaco Stefano Bellaria, che ha raccolto i temi fondamentali individuati dal Cuv per trovare un equilibrio tra lo sviluppo aeroportuale e la tutela del territorio.

«Più determinazione»

«Penso – ha detto – che ancora una volta stiamo assistendo a una delega da parte di Regione a Sea per la programmazione del territorio». Ciò che invece è necessario, ha detto, è «il confronto». Un modo per sottolineare che «il Cuv deve riuscire a dialogare, porre dei paletti. Auspicherei davvero una maggiore determinazione, almeno su qualche punto». Sì, perché «questi ampliamenti li abbiamo ancora senza una valutazione ambientale strategica, senza porre dei limiti complessivi al traffico, senza una netta regolamentazione dei voli notturni». E ancora: «Li abbiamo senza un Piano d’area e senza che le compensazioni ambientali – previste dal decreto D’Alema – siano state realizzate per intero». Ciò che secondo l’ex sindaco sommese manca è «un intervento di Regione per coniugare la presenza di Malpensa con le esigenze e con la tutela del territorio».

Cosa succederà?

Fino a un possibile scenario: «Credo che le proposte del Cuv non verranno accolte, soprattutto perché si parla di uno spazio che deve restare libero per un’eventuale terza pista, in un’ottica di sviluppo. E qui misureremo il ruolo di Regione, se saprà imporre qualcosa o se dirà ai sindaci che si è provato a fare qualcosa ma senza riuscirci». Rimane il fatto che Cuv e Parco del Ticino hanno espresso un parere non favorevole al Masterplan. «E questa posizione va valorizzata, bisogna ancorarsi. Da qui, si potranno legittimare anche le future richieste a Regione».

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