Somma, scontro Piantanida-Besnate in Commissione: «Taci, adesso basta»

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SOMMA LOMBARDO – «Taci, adesso basta». Perde la pazienza la capogruppo di Forza Italia, Laura Besnate, aprendo per un attimo una breccia nella tregua pattuita dalle due coalizioni di Somma Lombardo. Centrodestra e centrosinistra ripartono insieme dopo il lockdown, con una serie di proposte congiunte avanzate in Commissione mercoledì sera, 10 giugno. Ma la politica è anche – e soprattutto – scambio di opinioni, che possono sfociare in momenti di tensione, come dimostra l’episodio che ha visto protagonisti l’assessore ai Lavori pubblici Edoardo Piantanida (Somma al Centro) e il consigliere d’opposizione, Laura Besnate. Un breve ritorno all’accesa vita politica, di lì a poco sfumato per dare priorità al futuro dei sommesi.

Cosa è successo

La Commissione ha presentato le idee che verranno affrontate in consiglio comunale il 18 giugno. Dei 500mila euro di Regione Lombardia, destinati alla ripartenza dei Comuni, 250mila verranno investiti nella riqualificazione della zona nord di Somma. L’altra metà invece, sarà utilizzata per l’efficientamento energetico del Palazzo comunale. Qui nasce la questione: «Mettiamo che si sfori di questi 250mila euro, arrivando a dover spendere anche 300 o 400mila euro, andremmo a prendere questi soldi da un’altra parte?», ha domandato il consigliere azzurro. «Oppure in questa cifra sono inclusi anche gli eventuali imprevisti dell’ultimo momento? Per evitare che accada come gli episodi dell’asilo Galli o di via Fuser», ha insistito Besnate, mettendo il dito nella piaga di due cantieri che hanno subito contrattempi e lungaggini.  Ha provato a rispondere la parte tecnica del Comune,  spiegando che quando si fa il quadro economico i soldi per le eventualità si ricavano dai ribassi delle basi d’asta che vanno in gara. Una risposta che è sembrato mettere tutti d’accordo in Commissione. Fino alla provocazione dell’assessore Edoardo Piantanida: «In alternativa si può anche non far niente e non si rischia mai. Questo è un altro presupposto che negli anni è stato utilizzato». Subito la risposta: «Evitiamola questa, perché il mio intervento era partito da un discorso intelligente. Taci, ora basta»

Ma il problema da affrontare è un altro

Dopo il vivace botta e risposta tra i due esponenti sulla possibilità di esprimere educatamente le proprie opinioni, è stata Besnate a fare un passo indietro, ritornando alla discussione in vista della variazione di bilancio. «Ok, chiedo scusa sul taci, però veniamoci incontro», ha concluso l’esponente di Forza Italia. Anche Manolo Casagrande (Pd), presidente della Commissione, ha tentato il ruolo del moderatore: «Avrete modo di chiarire in un altro momento».

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