Il j’accuse di Lega e FdI: «Sumirago è un Comune spento e addormentato»

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Da sinistra: Marilena Cunati, Silvana Giamberini, Stefano Romano e Pasquale D’Alessio

SUMIRAGOFare il punto della situazione a un anno dalle elezioni amministrative, ma anche avanzare proposte a fronte delle bocciature e dello scarso ascolto ricevuto dall’amministrazione comunale «semplicemente perché – è l’accusa – siamo minoranza». È stato questo l’obiettivo dell’incontro che oggi, sabato primo luglio, i gruppi di opposizione Viviamo Sumirago e Meloni – Noi per Sumirago, guidati rispettivamente da Silvana Giamberini e Stefano Romano, hanno tenuto a Villa Molino, sede del municipio, insieme ai consiglieri Marilena Cunati e Pasquale D’Alessio. Sotto la lente diversi temi, dal ridursi di personale amministrativo, agenti di polizia locale e medici di base alla sicurezza e gli interventi sul territorio.

«Inerzia per le opere ordinarie»

Romano, sottolineando che le forze politiche rappresentate nell’incontro «corrispondono al sessanta per cento dell’elettorato», ha rimarcato: «Non c’è stata la rinascita di Sumirago promessa da una maggioranza che, proprio in concomitanza con la corsa alle elezioni, presentò, dopo tutto il tempo passato a ripianarlo, il ticket di propaganda elettorale dell’uscita dal debito con quattro anni di anticipo. In particolare vediamo un’inerzia preoccupante riguardo alle opere ordinarie, con mancanza di progettazione e pianificazione: non si possono più rimandare e si aggiunge la mancata ricerca di risorse attraverso bandi. Si vince o si perde, ma bisogna partecipare. Non c’è qualcuno dedicato alla loro ricerca?». Tra le carenze individuate c’è anche la mancanza di personale amministrativo: «È ridotto all’osso. Negli anni non si è fatta una pianificazione per le pensioni e i trasferimenti, con una sofferenza dell’apparato che si ripercuote sui servizi ai cittadini».

«Una collaborazione non decollata»

«Al suo insediamento il sindaco Beccegato aveva parlato di collaborazione tra maggioranza e opposizioni – così Giamberini – ma a tutt’oggi non è decollata». La capogruppo ha messo in evidenza la questione sicurezza: «Se ne parla tanto ma ci troviamo con un solo agente di polizia locale per seimila abitanti. E bisogna sistemare le strade riguardo a segnaletica verticale, orizzontale e punti di illuminazione. Notiamo in ogni caso un degrado generale delle nostre frazioni. Un Comune spento e addormentato: abbiamo portato delle idee per renderlo più vivibile ma ci sentiamo rispondere che, se facessero tutto quello che propongono le minoranze, “vi prendereste tutti i meriti”. Noi però pensiamo ai nostri cittadini e ai nostri ragazzi. Altro argomento scottante è che siamo rimasti con un solo medico di base: in campagna elettorale è stato promesso un ambulatorio con la demolizione dell’ex Fincato, ma adesso questo progetto non si può realizzare per mancanza di soldi. Le risorse si possono trovare, i Comuni limitrofi l’hanno fatto con i bandi».

Spaccio nei boschi e Coinger

Anche per la questione della lotta allo spaccio nei boschi – «un tema che abbracciamo come Fratelli d’Italia e abbiamo messo tra le nostre priorità» – Romano, pur elogiando l’operato delle forze dell’ordine, ha mosso critiche all’amministrazione Beccegato: «Gli spacciatori rappresentano anche una limitazione alla nostra libertà personale, quella di passeggiare nella natura senza correre il rischio di essere aggrediti da uno di loro. Un problema che si può contenere con la deterrenza, ovvero una presenza costante sul territorio per allontanare quantomeno i consumatori. Noi ci siamo interessati per la videosorveglianza e contattato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Da quando si è tenuto l’incontro dalla maggioranza non ho però più avuto contezza di ciò che è successo, quello che so l’ho appreso dalla stampa».
Il capogruppo di Meloni – Noi Per Sumirago ha poi invitato a una riflessione per la questione rifiuti: «Non siamo contrari alla racconta differenziata ma ai metodi dittatoriali di Coinger e alla filosofia alla base della tariffa puntuale di bacino, per cui più inquini e più paghi: bisognerebbe invece pensare a dei premi per chi ricicla correttamente. E sarebbe stata necessaria una maggiore gradualità nell’introduzione di queste regole, con un’azione più vicina ai cittadini: non “siamo noi Coinger”, perché raccoglie innumerevoli Comuni».

Servizi sociali e interventi sul territorio

Dai medici di famiglia Giamberini ha spostato la sua attenzione sull’assessorato ai Servizi sociali ed educativi: «Finora ha proposto solo programmi scolastici per i giovani: certamente importanti, ma ci si deve occupare dei cittadini più fragili. D’accordo, c’è il servizio di trasporto dedicato ma ci sono anche altri problemi: non ho visto qualcosa di concreto per loro. Inoltre ci vorrebbe un luogo di aggregazione per i più anziani e teniamo chiusi diversi stabili che abbiamo». ha ancora richiamato l’attenzione sullo opere per il territorio: «Tre anni fa c’era il progetto di sistemare la scuola secondaria con una somma di quasi 600mila euro: un’operazione per cui adesso è stato stipulato un mutuo, ma se ne poteva fare anche uno prima per il risparmio energetico. E ora i costi sono lievitati di altri 100mila euro, che il Comune dovrà trovare. Inoltre, quanto a manutenzioni, quando arriva il maltempo c’è il pericolo legato ai tombini colmi perché in otto anni non sono mai stati puliti. Chiedo ai cittadini che hanno votato la continuità con l’amministrazione comunale precedente se sono contenti della loro scelta».

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