Teleriscaldamento e inceneritore, Radice: «Partita ancora tutta da giocare»

legnano amga consigliocomunale neutalia

LEGNANO – Non c’è ancora il via libera al progetto, ma solo alla partecipazione a un bando del Pnrr per rendere quel progetto possibile. È quanto ha chiarito il sindaco di Legnano Radice nel consiglio comunale di martedì 15 novembre convocato su richiesta di tutti i consiglieri di minoranza per discutere dell’utilizzo dell’inceneritore di Borsano per il teleriscaldamento di Amga e di Agesp e del piano industriale da 100 milioni di Neutalia da qui al 2047; discussione sollecitata da una mozione presentata dal Movimento dei Cittadini.

Il Consiglio è stato segnato in apertura da due recenti episodi: il presunto hackeraggio alla pagina Instagram della Consulta Giovani, su cui sono stati pubblicati messaggi estremamente offensivi nei confronti di alcuni esponenti politici, come la capogruppo della Lega Carolina Toia; e il prossimo cambio della guardia all’assessorato al bilancio da Alberto Garbarino a Luca Benetti, che ha ceduto il posto di capogruppo del Pd a Sara Borgio.

Brumana: «Illegittimo prendere decisioni in anticipo»

Sulla sua mozione, il consigliere Franco Brumana dell’MdC ha ribadito che «il sindaco non poteva votare a favore del piano di Amga sul teleriscaldamento tramite l’inceneritore, né partecipare alla presentazione del piano industriale di Neutalia, senza prima lasciare esprimere su quei piani il consiglio comunale, pena la loro illegittimità. Per non parlare del piano illustrato in commissione, che contempla perfino l’ipotesi di cedere a Neutalia la raccolta dei rifiuti oggi gestita da Ala pur di reperire le ingenti risorse necessarie al piano.

«I dati presentati – ha proseguito Brumana – sono riferiti al 31 dicembre 2021, e da allora è già cambiata la situazione, a partire dal prezzo del gas; figuriamoci per un piano riferito ai prossimi 25 anni. Gli stessi dati, peraltro, sono stati forniti da Neutalia stessa. Occorre una prospettazione accurata e attendibile della sostenibilità degli ingenti costi previsti per l’operazione da parte di Amga, cosa che nessuno ha ancora dimostrato. Esiste un vero piano industriale – ha quindi chiesto il consigliere – con contenuti che quello presentato non ha? Se c’è, che venga esibito e si dimostri la convenienza nell’interesse pubblico di coinvolgere Amga nel collegamento del teleriscaldamento con l’impianto di Borsano».

Tira e molla sulla divulgazione dei documenti

Brumana ha anche accennato alle difficoltà incontrate con la presidenza di Amga (rappresentata da Alessandro Gregotti) nel reperire le relazioni complete, di gestione e tecnica, sulla partecipazione di Amga al bando per ottenere finanziamenti riguardanti l’allacciamento del teleriscaldamento all’inceneritore; difficoltà che sembrano essere state superate solo nelle ultime ore, dopo settimane di tira e molla tra le parti.

Il sindaco: «Sì al confronto su un progetto storico»

Da parte sua, Radice ha così esordito nella sua risposta: «Condivido fortemente il bisogno di confronto su queste partite e di avere la relativa documentazione, tanto che dopo l’indirizzo a partecipare a un bando legato al Pnrr ritengo doveroso passare dal consiglio comunale. L’ammodernamento del teleriscaldamento si inquadra nelle linee di indirizzo previste dal Dup (il documento di programmazione dell’operato dell’amministrazione comunale, nda) e nella delibera del 2021 per l’avvio delle politiche per l’economia circolare, che fa esplicito riferimento alla cessione di calore dall’inceneritore per il teleriscaldamento nell’ambito delle risorse messe a disposizione dal Pnrr, con 5,2 milioni di euro ad Amga su circa 7 totali di investimento».

Per Radice i vantaggi dell’operazione, «ambiziosa e impegnativa», sarebbero «ridurre l’acquisto di gas e i “certificati neri” che valgono circa 1 milione all’anno, dimezzando entrambi i costi grazie al calore preso dall’inceneritore. Certo – ha aggiunto – sarà necessario approfondire questo piano e procedere a tutte le verifiche tecniche e finanziarie, come saranno necessari i passaggi in consiglio comunale; ma il piano risolverà il problema storico del teleriscaldamento che è la dipendenza da una sola fonte di energia, il gas, e aprirà prospettive storiche per il territorio».

Come ha precisato Garbarino, per partecipare al bando la quota di produzione di energia derivante da fonti rinnovabili – compresa la combustione di rifiuti – dev’essere pari al 50% del totale: in questo modo, dei 17 milioni di euro necessari per il progetto ne deriverebbero dal Pnrr ben 15,5 milioni.

legnano amga consigliocomunale neutalia – MALPENSA24