Gli insulti di Gallarate 9.9 accendono Forza Italia. La tregua è già finita

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GALLARATE – La tregua politica per il bene comune, ovvero la volontà di trovare maggioranza e opposizione insieme soluzione univoche per aiutare famiglie e imprese gallaratesi colpite dal Coronavirus, si è ben presto trasformato in un tutti contro tutti. Forza Italia, dopo aver fatto saltare il tavolo attaccando il Pd e alleati, ora si scaglia anche contro la lista civica Gallarate 9.9. «E’ davvero imbarazzante leggere alcune risposte pubblicate in merito all’intervento del nostro capogruppo in consiglio comunale Calogero Ceraldi», scrivono gli azzurri.

Isteriche dichiarazioni

A scatenare la reazione è un post (nella foto in basso) di Monica Salomoni sulla pagina Facebook di Gallarate 9.9. «Ci chiediamo se il capogruppo Rocco Longobardi non abbia provato imbarazzo nel leggere le affermazioni di Monica Salomoni», dicono da Forza Italia. «Si permette di insultare consiglieri comunali eletti la cui unica colpa è stata quella dl richiamare le opposizioni ad un lavoro comune e condiviso, senza fughe in avanti, un frangente nel quale occorre ancora stabilire quali siano le reali disponibilità economiche del nostro Comune. Una critica, quella di Ceraldi, rivolta ai metodi adottati dalle opposizioni, che crediamo sia condivisa anche dallo stesso Longobardi, alla luce della sua assenza critica e polemica ai lavori di commissione. Speriamo che il leader di 9.9 possa prendere ufficialmente le distanze dalle isteriche dichiarazioni della Salomoni, riconoscendo a Longobardi ben altro stile, contenuti e metodologia politica».

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La risposta  a Pignataro

Nel mirino di Forza Italia anche il capogruppo del Pd Giovanni Pignataro, tra i promotori del documento “Gallarate riparte” finito nell’occhio del ciclone: «Caro avvocato Pignataro, lei sa perfettamente che in un clima difficile come quello attuale, metodo vuol dire anche sostanza». E ancora: «I cittadini hanno bisogno di certezze e non di essere bombardati di proposte che forse non potranno essere neppure attuate. Il Comune in questi giorni difficili deve parlare con un’unica voce, autorevole e certa nei contenuti economici. Solo così daremo un senso compiuto al nostro mandato politico e amministrativo».

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