Al TuMiTurbi la storia del cabaret in quattro puntate: racconta Flavio Oreglio

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Da sinistra: Enzo Laforgia, Flavio Oreglio e Fabrizio Peccerillo

VARESE – «Il cabaret con i comici non c’entra niente. Non si tratta di serie A e B: sono due serie A, ma mestieri diversi». Come ha spiegato oggi, mercoledì 14 settembre, Flavio Oreglio alla presenza dell’assessore alla Cultura Enzo Laforgia e di Fabrizio Peccerillo, direttore artistico del TuMiTurbi, Varese ospiterà “Cabaret is back!”, rassegna formata da quattro eventi con l’obiettivo di far riscoprire lo spirito originario del cabaret artistique, spettacolo connesso con esperienze che legano scrittura, poesia, pittura, disegno satirico, canzone d’autore e teatro. L’appuntamento è per il 21, 24, 28 settembre e il primo ottobre al locale via De Cristoforis prima noto come Twiggy.

“L’arte ribelle”

Gli eventi, organizzati in collaborazione con il Comune di Varese, prevedono momenti di narrazione, con l’intento di ripercorrere la storia e conoscere l’essenza di una forma d’arte e spettacolo che fa parte del nostro patrimonio culturale; spettacoli tributo, per rendere omaggio ai grandi interpreti della tradizione; performance e incontri con presentazione di libri sul tema. Gli artisti protagonisti saranno Flavio Oreglio, Sandro Petè, il gruppo Barlafus e Alberto Patrucco.
«La rassegna ha sede in un luogo che ricorda quelli in cui il cabaret ha le sue origini – ha dichiarato Laforgia – con una serie di appuntamenti, tra narrazioni e momenti di spettacolo, il cui tessitore è Flavio Oreglio. Ci farà conoscere e apprezzare la vera natura di una forma espressiva caratterizzata dalla commistione di generi ed esperienze artistiche».
Ai vari appuntamenti sarà disponibile “L’arte ribelle”, libro che ripercorre la storia del fenomeno che negli anni Sessanta si affermò a Milano con esponenti locali come Franco Nebbia, Enzo Jannacci, Cochi e Renato o giunti da altre regioni come Bruno Lauzi, Lino Toffolo e Felice Andreasi.

L’origine nella Parigi del 1881

«Questo è il primo grande evento al TuMiTurbi e siamo ben felici di collaborare con il Comune di Varese», ha dichiarato Peccerillo. «Mentre gli spettacoli in programma nei Magazzini sono a pagamento, con biglietti in prevendita e in cassa a 12 euro per Oreglio e a 15 euro per i Barlafus e Patrucco, le presentazioni con gli autori, che si terranno nel bar ristorante, saranno a ingresso libero».
«Appena sono entrato ho pensato: “Questo è il luogo ideale”», ha raccontato Oreglio, fondatore dell’Archivio Storico del Cabaret Italiano a Peschiera Borromeo, frutto di vent’anni di ricerche. «A volte si dice “Non siamo qui a far cabaret”, con la parola usata quasi in senso dispregiativo. Ma è una forma di spettacolo che vanta radici letterarie e legami con le avanguardie artistiche del Novecento. Ha dato origine alla canzone d’autore e ha espresso idee alternative e controcorrente. Alla sua nascita, nel 1881 a Parigi, i comici lavoravano già da tempo e in altri ambiti, in quello che era il varietà».
Tra Totò e Fabrizio de André è il secondo che appartiene al cabaret: «L’esplosione del Gruppo Motore di Jannacci e il suo passaggio in televisione – ha continuato lo scrittore e musicista – ha generato “l’età dell’errore”: il Derby, locale di riferimento, si è svuotato ed è arrivata una nuova generazione di artisti bravissimi, che però facevano i comici».

Il programma

Qui di seguito sono indicati gli appuntamenti in programma al TuMiTurbi:

Mercoledì 21 settembre
Alle 21 appuntamento con “Ouverture – Genesi ed esodo. Le origini del cabaret e la diffusione europea”, uno storytelling a cura di Flavio Oreglio, cabarettista, musicista, scrittore e umorista.

Sabato 24 settembre
Si inizierà alle 17 con l’incontro “Il caso Italia – Il cabaret che non ci fu. Dalla fine dell’’800 alla Seconda Guerra Mondiale”, con Flavio Oreglio. Alle 19 seguirà un aperitivo con l’autore: Sandro Patè presenterà i libri “Cochi e Renato – La biografia intelligente” e “Peccato l’argomento – Biografia a più voci di Enzo Jannacci”. Alle 21 infine allo spettacolo “Meglio Gufi che mai” con il gruppo Barlafus.

Mercoledì 28 settembre
Alle 21 Flavio Oreglio sarà di nuovo protagonista con l’incontro “Il caso Italia – Il cabaret a Milano. Dal secondo dopoguerra al ’68”.

Sabato 1 ottobre
La rassegna si chiuderà con “Il caso Italia – L’età dell’errore. Dal ‘68 a oggi”, alle 17 con Flavio Oreglio, mentre alle 19 si terrà un aperitivo con l’autore: Alberto Patrucco presenterà il libro “AbBrassens, una non-biografia tra parole e musica del grande cantautore francese Georges Brassens” e alle 21 seguirà il suo recital “Vedo buio”.

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