Varese, l’ex casa del custode dell’Anna Frank diventa uno spazio per i giovani

VARESE – Da vecchia casa del custode a luogo dedicato ai giovani del quartiere. Presso la scuola Anna Frank apre lo Spazio Re-Start, che prende il nome dall’omonimo progetto che da due anni ormai coinvolge l’area delle Bustecche. Qui gli adolescenti potranno trovare un ambiente in cui confrontarsi e dialogare con la presenza di educatori professionali. Le attività inoltre si rivolgono anche agli adulti. I locali, operativi già da alcuni mesi, sono stati inaugurati ufficialmente oggi, 29 novembre.

Nuova destinazione

Tornano dunque a vivere i locali della ex casa del custode, di proprietà del Comune e situati nel complesso scolastico Anna Frank di via Carnia. A presentare l’iniziativa l’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari. «Un luogo rimasto disabitato è stato reso vivibile per il quartiere – ha detto – è la testimonianza visibile dell’attenzione dell’amministrazione alle realtà della città che hanno la necessità di essere particolarmente attenzionate, non perché ci sia una situazione drammatica ma in una logica di prevenzione, soprattutto per minori e famiglie». Al suo fianco (nella foto sotto) Andrea Maldera, Massimiliano Potenzoni, Marta Tenconi ed Elena Spello, educatori professionali di Re-Start, progetto della durata di tre anni avviato a ottobre 2020 che coinvolge Varese, Malnate e dintorni.

I lavori svolti

I locali erano in disuso dai primi anni 2000 e utilizzati fino ad oggi solo in maniera saltuaria, proprio per le condizioni in cui versavano. La ristrutturazione è stata portata a compimento grazie alla collaborazione tra il Comune di Varese, che, oltre a mettere a disposizione il luogo, ha sostituito i serramenti, e due precedenti progetti di cooperazione sociale, Re-Start e il progetto Laboratori in città: «Noi – spiega Andrea Maldera, responsabile del progetto – abbiamo stanziato 16mila euro per il rifacimento di tutti gli impianti, la sostituzione della caldaia, la tinteggiatura e gli arredi. Ora sarà importante lavorare per mantenere attivo questo presidio educativo anche dopo il termine del progetto Re-Start, per questo siamo già al lavoro con il Comune di Varese». Saranno coinvolti i ragazzi del quartiere per abbellire gli spazi, per un totale di tre diverse sale più i servizi.

Lo spazio

Il nuovo spazio è a disposizione di giovani e famiglie del rione, già da diversi mesi sotto la gestione e la supervisione degli educatori di Re-Start, che mette a disposizione il personale specializzato presso la struttura. Nei locali completamente rimessi a nuovo, in totale 65 mq circa, si svolgono attività quali gli incontri psico-pedagogici per genitori alle prese con il delicato periodo dell’adolescenza, i percorsi di “ripartenze” per i ragazzi con situazioni di difficoltà in ambito personale, familiare o scolastico o facenti parte del circuito penale minorile e le iniziative di “educativa di strada” del quartiere, che si occupa di intercettare i giovani nei loro luoghi di ritrovo per tessere relazioni significative dal punto di vista pedagogico. Lo spazio al momento è aperto lunedì, mercoledì e venerdi dalle 16 alle 19, con la possibilità di rimodulare gli orari in base alle esigenze. 

Gli obiettivi

«Lo spazio sarà un importante presidio – continua Maldera – inizia il terzo e ultimo anno di Re-Start e questo sarà il centro nevralgico delle attività per il quartiere. Sono ben 23 i partner del progetto». Il centro è attivo in sinergia con altri attori del quartiere che si rivolgono ai giovani, in particolare l’Università dell’Insubria, che proprio alle Bustecche ha un suo polo. Elena Spello è entrata nel dettaglio delle proposte per i genitori. «L’obiettivo è ascoltare loro come persone che hanno bisogno di ascolto e poi entriamo nella relazione genitori-figli. C’è poi un’altra proposta dedicata ai papà, che sono particolarmente difficili da intercettare». Massimiliano Potenzoni ha parlato dell’educativa di strada. «In primavera ed estate le attività sono prevalentemente all’aperto, in autunno e in inverno useremo questo spazio. Al momento abbiamo un gruppo di circa una quindicina di adolescenti, un numero importante perché non è facile coinvolgere i ragazzi di questa fascia». Ma chi si avvicina poi non se ne va più: «Da parte dei ragazzi emerge il bisogno di uno spazio, si crea un forte senso di appartenenza». I fruitori sono in maggioranza maschi e di un’età compresa tra i 15 e i 19 anni.

Il progetto Re-Start

Re-Start, attivo da due anni sul territorio varesino, è finanziato con un contributo di oltre 800mila euro dall’Impresa Sociale Con i Bambini e ha lo scopo di raggiungere oltre 5000 ragazzi e ragazze e 500 famiglie nei comuni di Varese, Malnate e dintorni. È stato selezionato nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il fondo nasce da un’intesa tra le fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum nazionale del terzo settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.