Varese, monsignor Campiotti celebra la sua prima messa da vescovo in basilica

VARESE – La città ha accolto questa mattina (domenica 27 febbraio), nella basilica di San Vittore, monsignor Roberto Campiotti, il sacerdote varesino che ieri mattina, in Duomo a Milano, ha ricevuto l’ordinazione episcopale per l’imposizione delle mani dell’arcivescovo della diocesi ambrosiana, monsignor Mario Delpini.

In basilica San Vittore: dalla cresima a vescovo

Accolto sul sagrato della basilica dal prevosto, monsignor Luigi Panighetti, il presule, che il 12 gennaio scorso Papa Francesco ha nominato vescovo di Volterra, si è recato in processione all’altare della Madonna Addolorata dove ha indossato i paramenti liturgici. Nella chiesa, «dove ho ricevuto per la prima volta Gesù eucaristico e il sacramento della Cresima, sono stato ordinato diacono, ho celebrato la prima messa e le esequie dei miei genitori», come ha ricordato all’omelia monsignor Campiotti ha presieduto la prima messa da vescovo.

Con lui, hanno concelebrato il vicario episcopale per la zona di Varese, monsignor Giuseppe Vegezzi, il vescovo emerito della diocesi di Pavia, monsignor Giovanni Giudici, il prevosto, don Agostino Ferrario, e don Giampaolo Ermoli. Al rito, accompagnato all’organo dal maestro Giacomo Mezzalira e dai canti del coro “Santa Maria del Monte” diretto da Gabriele Conti, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco, Davide Galimberti, il viceprefetto vicario, Fabio De Fanti, il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Gianluca Piasentin, il comandante del Gruppo di Varese della Guardia di Finanza, colonnello Fabrizio Rella, e il vicecomandante provinciale dei Vigili del fuoco, Domenico Tesoro. Tra i numerosi fedeli presenti in basilica, anche alcuni esponenti della comunità varesina di Comunione e liberazione tra i quali, il sindaco emerito della città, Giuseppe Gibilisco.

Ricordi e doni

Tra i ricordi legati alla basilica, all’omelia il vescovo ha infatti citato anche l’appuntamento quotidiano ai tempi del liceo, prima della scuola, con la recita delle lodi insieme agli amici di Gioventù studentesca, il movimento fondato a metà degli anni Cinquanta da don Luigi Giussani dal quale, successivamente è nata Cl, definendolo «momento straordinario dell’esperienza educativa che ha segnato la nostra vita».

Al nuovo vescovo, la parrocchia di San Vittore ha donato il bastone pastorale appartenuto a monsignor Francesco Rossi, vescovo di Tortona dal 1963 al 1969 e, in precedenza, prevosto di Varese, il quale, al termine del suo ministero episcopale, lo donò al tesoro della basilica. Un dono, ha spiegato monsignor Panighetti, che diventerà «segno della tua autorità di condurre il popolo di Dio all’incontro con Cristo».