Asili nido gratis e Tari: gli sport elettorali del Pd di Varese

Negli ultimi giorni il Comune di Varese ha diramato a mezzo stampa la notizia secondo cui gli asili nido, a partire dal prossimo anno, risulterebbero gratuiti e vi sarebbe una non meglio specificata diminuzione della Tari. Pur accogliendo favorevolmente tali misure volte a ridurre la pressione fiscale sui cittadini, non possiamo non interrogarci sulla natura di questi interventi che il Comune di Varese a guida PD si è intestato.

Approfondendo l’origine degli interventi economici paventati, appare evidente come la fonte del finanziamento sia governativa e non comunale: trattasi, pare, dei fondi stanziati dallo Stato per il piano nazionale Pnrr. Fondi che ogni comune riceverà nei prossimi mesi e che ogni amministrazione deciderà come allocare.

Pur essendo legittima la scelta di utilizzare tali fondi per la copertura delle rette scolastiche degli asili nido e per la riduzione della Tari, non possiamo evitare di sottolineare che trattasi di interventi “una tantum” che non renderanno affatto gratis gli asili nido nel lungo termine ma soltanto per un’annualità. Lo stesso dicasi, ovviamente, per la riduzione Tari. A conti fatti questo intervento si configura come un mero spot elettorale e la comunicazione da parte del Comune è ancora una volta censurabile per la scelta dei tempi e dei modi in cui è stata eseguita”.

I cittadini devono sapere che, una volta passata la tornata elettorale, torneranno regolarmente a pagare le rette degli asili nido e la Tari a prezzo pieno. Forse Galimberti e il PD pensano che i varesini portino l’anello al naso e non sappiano distinguere una scelta lungimirante da una vergognosa marchetta elettorale.