Busto, certificati digitali e 4 assunzioni: le mosse di Cislaghi per sbloccare l’anagrafe

Da destra, l'assessore Mario Cislaghi con la dirigente Gabriella Ferrazzano e il funzionario Andrea Collauto

BUSTO ARSIZIO – Dopo il presidente Mattarella, anche l’assessore Mario Cislaghi “inaugura” il servizio dell’anagrafe digitale. Nel suo nuovo ufficio di palazzo Gilardoni, il delegato al personale della giunta Antonelli ha scaricato un certificato dall’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e lo ha stampato. Il tutto in poche decine di secondi. «Un’altra opportunità per scaricare i certificati che si affianca a quelle già messe a disposizione dal Comune, come tabaccherie ed edicole – fa notare Cislaghi – ma difficilmente diminuirà il lavoro degli uffici demografici. Per questo il nostro obiettivo prioritario sono le nuove assunzioni». Sono quattro gli addetti che verranno inseriti nell’organico del settore a cui fanno capo anagrafe e stato civile.

Cislaghi come Mattarella

Affiancato dalla dirigente delle risorse umane Gabriella Ferrazzano e dal funzionario responsabile degli uffici demografici Andrea Collauto, l’assessore al personale e ai servizi demografici Mario Cislaghi ha testato la funzionalità del nuovo servizio messo a disposizione dallo Stato centrale. «La cui gestione, però – chiarisce l’assessore – è demandata ai Comuni. E se non funziona i cittadini se la prendono con noi». I certificati digitali gratuiti sono una nuova opportunità che va ad aggiungersi a quelle già a disposizione dei cittadini di Busto. Come l’anagrafe nelle tabaccherie, già attiva in dieci punti in giro per la città, e l’anagrafe nelle edicole, che sarà in funzione a a breve in nove attività dopo la firma della convenzione, prevista per lunedì 22 novembre.

Meno code, ma non meno lavoro per gli uffici

«Sono già 19 punti in città per ottenere i certificati in formato digitale al costo di 2 euro, ora si aggiunge questa App dell’anagrafe nazionale» sottolinea Cislaghi. «Non diminuirà il lavoro dei servizi demografici, magari quello del front office, ma non il back office. È un settore che rimane in emergenza». Meno code, forse, per gli utenti, ma non meno lavoro per i dipendenti dei servizi demografici, che attualmente sono 21 più i 4 della “dote comune”. Le soluzioni sono in fase di implementazione, come ribadisce l’assessore: «Ci sono sofferenze in diversi settori: oltre all’anagrafe, i servizi sociali, ma anche l’ufficio tecnico per le pratiche del superbonus 110%. Cercheremo di sistemarle con il piano triennale delle assunzioni. Intanto con il concorso che stiamo completando potremo inserire quattro nuovi assunti nel settore dei demografici».

L’emergenza personale

La situazione del personale comunale rimane la priorità su cui si sta muovendo la nuova amministrazione: «Non giudico chi c’era prima di me, ma la situazione è complessa, per diversi motivi. Le nuove norme sulla mobilità che permettono ai dipendenti di spostarsi più facilmente da un ente all’altro, ma anche il fatto che gli stipendi dei dipendenti del Comune di Busto sono più bassi rispetto ai comuni vicini, anche più piccoli, e forse perché mancano le motivazioni. Sono questi i tre temi su cui lavorare che mi sono posto come obiettivi. Anche perché con la riforma Brunetta ci sono diverse opportunità di miglioramento interno e di selezione verticale, che possono essere valutate».

Polizia locale a “sorvegliare” l’anagrafe di Busto. Presto nuove assunzioni anti-code

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