Busto, Fratelli d’Italia in piazza contro il governo. «Riaperture? Una presa in giro»

BUSTO ARSIZIO – Fratelli d’Italia scende in piazza contro il governo e contro le chiusure delle attività economiche. Un flash mob silenzioso, che “occupa” piazza San Giovanni a partire dalle 11 e un quarto di stamattina, domenica 18 aprile, quando il centro di Busto Arsizio è pieno di gente, tra l’uscita della Messa e le immancabili “vasche” in via Milano.

«Riaperture? Una presa in giro»

«Le riaperture? Sanno di presa in giro, con il coprifuoco alle 22 e i ristoranti solo all’aperto – ammette Massimiliano Nardi, coordinatore dei meloniani a Busto – noi siamo orgogliosi di essere l’unico partito di opposizione. E ai nostri alleati di centrodestra chiediamo di impegnarsi per dare una mano alle attività economiche. Ma i risultati della loro scelta di stare al governo finora non si vedono». In piazza non c’è il sindaco Antonelli ma si fa vedere la vicesindaco di Gallarate Francesca Caruso. Tra i tanti curiosi che si fermano ad osservare c’è anche il consigliere leghista Livio Pinciroli: «Sulle riaperture hanno ragione».

Il flash mob

Un flash mob silenzioso che ricorda molto quello dello scorso 1° novembre, quando il circolo di Busto Arsizio del partito di Giorgia Meloni “invase” piazza San Giovanni all’indomani delle misure restrittive assunte dal governo Conte-bis all’inizio della seconda ondata della pandemia. Stavolta nel mirino c’è il governo Draghi, e in primis il ministro della salute Roberto Speranza nei confronti del quale FdI ha presentato una mozione di sfiducia in Parlamento. E i cartelli che ciascun militante “indossa” sono anche stavolta un’invocazione per le riaperture. «Se cambi l’ordine delle chiusure, il disastro non cambia» uno dei cartelli. E poi tanta solidarietà per tutti gli operatori economici che ancora sono chiusi, come le palestre.

«Orgogliosi di stare all’opposizione»

Il summit improvvisato

Assente giustificato («impegnato fuori Busto» spiega Nardi) il sindaco Emanuele Antonelli, le spine della candidatura a sindaco rimangono lontane dalla piazza dei “Fratelli” bustocchi, anche se la presenza dello “stato maggiore” dei meloniani di Gallarate (la vicesindaco Francesca Caruso, il consigliere comunale e provinciale Beppe Martignoni e il commissario cittadino Salvatore Marino) è l’occasione per un improvvisato summit tra i responsabili politici delle due città. D’altra parte nelle trattative provinciali il destino di Busto Arsizio e Gallarate, che hanno due sindaci uscenti ricandidati, è molto legato, e se a Busto Nardi e C. spingono per la riconferma di Antonelli, con la Lega in pressing per una candidatura alternativa, nella città dei Due Galli FdI non ha ancora sciolto la riserva sul Cassani-bis.

busto arsizio fratelli italia governo – MALPENSA24