Busto, polvere e rabbia in viale Trentino. I negozianti: «Asfaltano senza avvisare»

viale Trentino asfalto

BUSTO ARSIZIO – Polvere e rabbia in viale Trentino. La prima sollevata dai macchinari che stanno fresando l’asfalto vecchio e la seconda è quella dei commercianti che questa mattina, mercoledì 20 maggio, si sono trovati la sorpresa dell’inizio lavori di rifacimento del manto stradale. «Senza che nessuno mettesse un cartello o un avviso», racconta uno dei titolari del parrucchiere I Pigni. «Tanto che un mio cliente, con ancora i capelli bagnati e il taglio a metà è dovuto andare a spostare la macchina parcheggiata qui fuori, altrimenti si sarebbe creato un intasamento».

busto viale trentino cordoli fatiscenti

La programmazione questa sconosciuta

Sono ancora i lavori stradali a far arrabbiare Busto Arsizio, in questi giorni di fine quarantena. O meglio non gli interventi, che sono necessari, quanto la programmazione dei cantieri, alcuni di questi previsti già prima della pandemia, ma che «alla luce di quanto successo – dicono coloro che subiscono il disagio – potevano essere riprogrammati». Prima quelli in viale Duca d’Aosta, iniziati con una puntualità più svizzera che italiana, proprio nel giorno di fine lockdown. In quell’occasione fu l’ex assessore Alberto Riva a sollevare il problema con osservazioni che diedero vita a uno scambio di scintille con l’amministratore unico di Agesp Attività Strumentali Alessandro Della Marra. Questa volta sono i commercianti.

«Nei giorni scorsi – continua il parrucchiere – abbiamo visto posizionare tutti i macchinari e pensavano che i lavori partissero subito. Invece nulla. Fino a questa mattina. Ovvero dopo due giorni che ho riaperto il negozio e che ci prepariamo a lavorare con grandi disagi. E’ chiaro che la domanda che tutti, clienti compresi, ci siamo fatti è stata: “Ma iniziare prima quando tutto era fermo, no?“». Anche perché, sottolineano i negozianti, «non stiamo parlando di una via secondaria. Qui passano un sacco di auto da quando è finita la quarantena. Forse anticipare i lavori avrebbe fatto comodo a tutti. Anche chi opera nel cantiere».

Di nuovo nel mirino

Chi ha un diavolo per capello è Antonio Raimondi, dell’Arte del gelato. «Davvero non mi capacito – dice – sono aperto da nemmeno due giorni e, oltre ai problemi che devo risolvere in negozio, mi ritrovo con questo disagio. Ma chi si ferma a prendere il gelato in questi giorni? Fuori non c’è modo di mettere la macchina e c’è una polvere incredibile sollevata dai macchinari. Però io dentro la gelateria devo sanificare. C’è davvero poca sensibilità in chi dovrebbe programmare e dirigere queste operazioni». Raimondi non fa nomi e cognomi, ma è chiaro che dà dell’insensibile al leghista Della Marra. Di nuovo nel mirino e per i medesimi motivi di qualche giorno fa. L’unica differenza è la strada interessata dai lavori.

Io in politica per passione, Della Marra per nomina di partito

Le perle dei lavori pubblici bustocchi

Raimondi però non si ferma al cantiere odierno e mostra altre due perle dei lavori pubblici bustocchi. Il primo è il tratto di ciclopedonale «rifatto appena qualche mese e che già si sta sgretolando per via delle radici delle piante. Oltre ad alberi che sono stati tagliati senza mai rimuovere la base del tronco. Quindi quando (forse) verranno per sostituirli con le nuove alberature romperanno di nuovo tutto».

E poi i cordoli fatiscenti dei marciapiedi da poco asfaltati. «Adesso asfaltano la strada, ma i cordoli li lasceranno lì in quel modo. Per venire a ripararli chissà quando. E spendere altri soldi. Poiché forse, chi amministra, pensa che i quattrini non sono i suoi. O forse, non sa programmare».

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busto viale trentino commercianti – MALPENSA24