Busto, quei 300mila euro per recintare il Campus che però serviranno per altro

busto provincia campis antonelli
Il rendering del campus di Beata Giuliana versione Noka

BUSTO ARSIZIO – Per i Cinque Stelle bustocchi il progetto del Campus è “il fallimento di Emanuele Antonelli”. A nome del movimento pentastellato lo sostiene Claudia Cerini, che in una nota rilancia la delicata e annosa questione del faraonico intervento (il costo previsto è lievitato a 40 milioni di euro) fermo al palo per non meglio precisati intoppi, purché non siano inghippi. Vicenda arcinota, anche se a Palazzo Gilardoni se ne parla di striscio, anzi, se possibile, si preferirebbe non parlarne proprio. I lavori, più volte annunciati, non sono mai partiti. Il cantiere sembra di là da venire e, per di più, la Provincia di Varese – presidente è lo stesso Antonelli – ha di recente stanziato 300mila euro per “sistemare l’area e realizzare la recinzione”. Claudia Cerini parla di un’operazione elettorale, il sindaco di Busto le risponde sull’Informazioneonline, accusando i Cinque Stelle di essere il partito del no, di non aver seguito la vicenda, di non conoscerne i presupposti. Di più: “Quei 300mila euro erano già dovuti e serviranno per il Campus”.

In effetti, il palaghiaccio, struttura originaria e paradigma dello spreco pubblico (il cantiere è bloccato da un paio di lustri), all’inizio era in carico alla Provincia, che poi ne girò le competenze al Comune, compresi circa due milioni di finanziamenti per finire i lavori. Palazzo Gilardoni – sindaco Gigi Farioli – decise di rivedere l’intervento, completandolo con il palaginnastica e altri edifici per lo sport e per il commercio. Risultato: dopo diverse peripezie, tra smentite e conferme, è tutto fermo in attesa che i privati interessati a realizzare il campus diano il via libera al nuovo cantiere. Quando? Il problema riguarda il costo esorbitante della cosiddetta “Città dello sport” e la mancanza di finanziatori. Antonelli ha già avuto modo di anticipare il ricorso agli avvocati: sullo sfondo va formandosi il più clamoroso dei nulla di fatto. Nel frattempo il sindaco/presidente spiega (testuale dall’Informazioneonline): “ Ora mi chiedo i Cinque Stelle cos’abbiano seguito in questi cinque anni in consiglio comunale. Sapevano che questi sono soldi che la Provincia doveva al Comune per coprire l’operazione campus scolastico. Erano già conteggiati: insomma, si tratta dell’ultimo stanziamento dovuto. E non servono per recintare l’area, ma per il palaginnastica”.

Tutto nella norma, se non fosse che la deliberazione approvata dal consiglio provinciale a fine luglio parla appunto di recinzione. Soltanto un difetto di comunicazione? Difetto che, per quanto riguarda il progetto del campus, è diventato cronico: sarebbe arrivato il momento di spiegare come stanno davvero le cose, provando a diradare le tante, troppe fumesterie attorno alla faccenda. E’ noto che la trasparenza non è tra i principali obiettivi di Palazzo Gilardoni, ma il 3 ottobre si vota. Pare doveroso fornire esaustive spiegazioni ai bustesi prima di quella data, non dopo.

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busto provincia campus antonelli – MALPENSA24