Busto, tutti (divisi) contro Antonelli. Corsa a 5, per ora. Bottini: «Si va al ballottaggio»

BUSTO ARSIZIO – Con la candidatura di Gianluca Castiglioni per Busto al Centro, salgono a quattro gli sfidanti ufficiali del sindaco uscente Emanuele Antonelli alle prossime elezioni amministrative che si terranno in autunno, probabilmente ai primi di ottobre. La sfida è portare il centrodestra al ballottaggio, che a Busto non si è mai verificato da quando l’asse Lega-FI-FdI corre unito al primo turno. «Stavolta ci sono molte probabilità» la previsione di Gianfranco Bottini (BaC). E le tensioni nella coalizione di maggioranza sul caso della lista del sindaco non escludono altri strappi o sorprese da qui ai primi di settembre, quando si chiuderanno le liste.

L’opposizione sempre più divisa

Rispetto al 2016, quando Antonelli correva alla guida del centrodestra unito, a sfaldarsi per ora è stata soprattutto l’opposizione. Con PD e BaC che, dopo l’alleanza di cinque anni fa sotto il segno del civico Castiglioni, corrono divisi, ciascuno con il proprio candidato – sempre Gianluca Castiglioni per i centristi, Maurizio Maggioni per i Dem, con una civica a supporto -, mentre i Verdi si sono spostati verso il Movimento Cinque Stelle, che allora era in solitaria e stavolta invece ha messo in piedi una coalizione che sostiene la candidatura, che si definisce «civica», della preside Amanda Ferrario (che presenterà una propria lista civica, Con Lei). A sinistra, dove cinque anni fa c’era il contenitore BaS (Busto a Sinistra) che candidava l’ex consigliere di Manifattura Cittadina Alberto Rossi, stavolta ci prova Chiara Guzzo, alla guida della lista La Sinistra Chiara per Busto che aggrega PCI, Antifascisti Sempre e ambientalisti indipendenti di sinistra.

Centrodestra unito

La frammentazione del campo opposto al centrodestra è un film già visto nella vicina Legnano, ma Lorenzo Radice, candidato di PD e forze civiche, pur non facendo apparentamenti formali al secondo turno, era riuscito ad avere la meglio su Carolina Toia. In quel caso però il centrodestra arrivava dalla fine anticipata della consigliatura dopo la bufera giudiziaria che aveva coinvolto anche il sindaco Fratus, finito agli arresti. A Busto il centrodestra ha trovato la quadra sulla riconferma di Antonelli, ma il tavolo provinciale non ha ancora formalmente chiuso la pratica di palazzo Gilardoni, per via dello spinoso caso della lista del sindaco.

Il nodo della lista Antonelli

Forza Italia, con il sostegno della Lega, ha infatti subordinato il via libera all’Antonelli-bis al fatto che la sua lista fosse puramente civica (come quella di Andrea Cassani a Gallarate, per intenderci), ma il sindaco, spalleggiato da Fratelli d’Italia, vorrebbe inserire una serie di ex e di “transfughi”, provenienti soprattutto dalle file degli azzurri. Come l’assessore allo sport e al verde Laura Rogora, il consigliere Orazio Tallarida, l’ex assessore in quota Agorà Alessandro Chiesa, l’ex assessore Mario Cislaghi e l’ex segretario del Pd Maurizio Artusa. Il nodo ad oggi non è ancora stato sciolto, e non è ancora da escludere uno strappo, se la tensione rimarrà alle stelle, come in queste ore.

Il pronostico di Bottini

In più ci sono ancora delle variabili in campo. Come i “renziani” di Italia Viva, che hanno offerto la candidatura a sindaco a Gigi Farioli e che per ora rimangono alla finestra, continuano a dialogare con Busto al Centro insieme ad altri partiti di centro come Azione e +Europa, il cui peso a Busto però è tutto da verificare. La sfida per tutti comunque sembra essere quella di portare il centrodestra al ballottaggio. A Busto non è mai successo dal 2002 in poi, da quando l’asse Lega-Forza Italia (e An-FdI) corre unito al primo turno. Paradossalmente in questo scenario la frammentazione potrebbe essere d’aiuto più che di freno, per una maggior dispersione del voto su più candidati: «Le altre volte ero certo che non ci sarebbe stato, anche se cinque anni speravamo di farcela e con Castiglioni lo sfiorammo per lo 0,7% dei voti, ora credo che ci siano molte probabilità di andare al ballottaggio» il pronostico di Gianfranco Bottini, fondatore di Busto al Centro, che nel 1997 da candidato del Polo portò il sindaco uscente della Lega Gianfranco Tosi al secondo turno. La corsa è iniziata.

Busto, Antonelli è stufo dei partiti. Sale la tensione, ma il centrodestra abbozza

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