Canegrate, acceso botta e risposta tra candidati sindaco sul confronto pubblico

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CANEGRATE – Botta e risposta preelettorale tra i due candidati a sindaco di Canegrate sulla proposta di un loro confronto pubblico. Ad accendere le polveri è stato ieri, mercoledì 25 maggio, il candidato sindaco appoggiato dai partiti del centrodestra, Matteo Matteucci di “Canegrate nel Cuore” (a destra nella foto in alto). «Fin dal giorno in cui ho lanciato la mia candidatura a sindaco di Canegrate – ha esordito Matteucci con un messaggio sui social – ho dichiarato che mi sarei impegnato per una campagna elettorale costruttiva e onesta; e così sto facendo. In queste ultime ore ho invitato i candidati consiglieri che insieme a me stanno affrontando con entusiasmo, impegno e dedizione questa campagna elettorale a non rispondere ad alcun tipo di provocazione, a non farsi coinvolgere in futili polemiche e a non dare peso a chi esprime giudizi in modo fazioso. Li ringrazio per aver condiviso, tutti, questa mia posizione».

Matteucci ai suoi: «Non rispondete a provocazioni»

Il portacolori di Canegrate nel Cuore spiega quindi di aver «invitato nella giornata di martedì il candidato sindaco di “Canegrate Insieme” a un confronto pubblico tra candidati sindaco con regole condivise e note a tutti, affinché ai cittadini di Canegrate sia offerta la possibilità di scegliere nel modo più consapevole possibile chi guiderà per i prossimi 5 anni l’Amministrazione comunale. Questo sarà l’unico confronto pubblico a cui intendiamo partecipare. Nessuno deve andare per la propria strada, continueremo a lavorare uniti per il bene comune».

La replica di Modica: «Io non metto bavagli»

Immediata la replica di Matteo Modica, candidato sindaco di Canegrate Insieme. «Hai mandato una e-mail personale alla nostra lista – è la ricostruzione di Modica – per proporre a me un confronto pubblico. Oggi (ieri, nda) alle 16.36 ti ho risposto ufficialmente elencando proposte sulle modalità del confronto, mentre ipotizzavamo anche di incontrarci sabato per parlarne. Scopro che alle 15.56, prima ancora che ti rispondessi, tu avevi già reso pubblica la conversazione, con un post in cui denigri la nostra lista accusandoci di “futili polemiche” e “provocazioni”, tutto questo per annunciare che hai imposto ai tuoi candidati di non fare confronti pubblici. Ti chiedo la gentilezza di renderci note quali siano le “provocazioni” e le “futili polemiche”, visto che stiamo conducendo una campagna elettorale costruttiva, partecipata e trasparente.

«Non mi piace questo modo di procedere – prosegue l’erede designato del sindaco uscente, Roberto Colombo – Il confronto di sicuro lo faremo e rendo qui pubbliche le regole che ti ho proposto, affinché sia vero e trasparente: domande, non concordate prima, di un giornalista; 4 interventi liberi dei candidati; alcune date e un luogo. Nel frattempo, però, nella nostra lista le persone continueranno a proporre ai tuoi candidati, ai cittadini e alle associazioni dei confronti pubblici franchi, sui temi specifici e non sulle persone. Io non metto bavagli. Il Comune si amministra insieme, con una squadra preparata e con la fiducia reciproca. Fra un capo e un leader c’è una differenza abissale».

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