Cassano, il sindaco dà il benservito a Rolandi. Maida nominato alla Cms 

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CASSANO MAGNAGO – Alla fine l’ha spuntata Salvatore Maida. Il sindaco Pietro Ottaviani ha dato il benservito a Paolo Rolandi, da dieci anni alla guida dell’azienda speciale di proprietà del Comune, e oggi, 28 aprile, ha nominato l’ex assessore all’Istruzione nuovo amministratore unico della Cassano Magnago Servizi. 

Scelta tecnica.. 

Ottaviani, nel decreto di nomina, scrive di aver «valutato i curricula presentati dai candidati, con particolare riferimento alla competenza tecnica e amministrativa». Ma è evidente che non è così. Scorrendo i due cv, infatti, si scopre che Rolandi vanta corsi di economia imprenditoriale alla Bocconi, incarichi di prestigio in Confartigianato e Camera di Commercio oltre che dieci anni di esperienza alla Cms, dove si era ricandidato per proseguire la sua attività sempre elogiata dall’amministrazione in carica che ora l’ha silurato. Ma non solo. Il Comune ha dato incarico proprio alla Cms di dare vita alla Comunità energetica rinnovabile e Rolandi lo ha prontamente fatto visto che della materia si intende, essendo consigliere d’amministrazione del Consorzio nazionale energia per le imprese
Molto più stringato il curriculum di Maida, che vanta un diploma da installatore elettrico, la guida di un’azienda locale nel medesimo settore e interessi legati a cinema, trekking e palestra. 

…o scelta politica?

E’ palese dunque che si sia trattata di una scelta politica. Maida infatti è un fedelissimo di Nicola Poliseno, ex sindaco e attuale coordinatore della lista civica di maggioranza che tuttora porta il suo nome. Torna a ricoprire un incarico pubblico a distanza di 4 anni dalle sue dimissioni dalla giunta a seguito dello scoppio dell’inchiesta “Mensa dei poveri”: nonostante non fosse stato coinvolto nell’indagine giudiziaria, preferì farsi da parte a causa di una serie di intercettazioni scomode. Nelle scorse settimane Mariangela Calì, capogruppo di Progetto Cassano 2032, seconda forza di maggioranza, aveva pubblicamente detto che avrebbe lasciato piena libertà di decisione al sindaco sulla nomina. Allo stesso tempo però aveva sottolineato che l’obiettivo della sua lista era quello di cambiare passo per la città di Cassano Magnago e aveva suggerito la competenza come criterio di scelta. Evidentemente voleva mandare un messaggio preciso, ma Ottaviani non l’ha nemmeno ascoltata, segno forse del suo peso subalterno all’interno della coalizione di governo.  

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