Tariffe rifiuti, Sieco: «Ecco perché Cassano paga di più». Silenzio sui debiti

CASSANO MAGNAGO – «Nel quadro che viene presentato oggi, le differenze ci sono. Ma sono dati che vanno analizzati punto per punto: non possono essere comparati». Se a Cassano Magnago le tariffe ad abitante per la gestione dei rifiuti che sono riportate nei documenti di Sieco sono più alte (circa 100 euro a cittadino) rispetto ad altri Comuni che usufruiscono dello stesso servizio (60-75 euro) il motivo è tutto tecnico. Ha provato a spiegarlo l’amministratore unico di Sieco, Fabio Giordani, in Commissione Bilancio ieri, 26 ottobre.

Perché Cassano paga di più?

Un sistema che suddivide l’analisi delle tariffe in due, sostanzialmente. Da una parte ci sono i numeri «pieni», quelli di Cassano: «Al gestore arriva una fattura finita, dove i dati analizzati sono esatti e sono presi come parametro per dare il costo complessivo: dentro c’è tutto». Dall’altra, ci sono i numeri «grezzi». E riguardano Comuni come Gazzada Schianno o Carnago, presi a esempio dal centrosinistra in una recente nota per sottolineare le differenze. Differenze che l’amministratore unico di Sieco ha provato a contestualizzare: «A Cassano sono compresi i costi di smaltimento, che altri pagano a parte. Oppure non sono inclusi i prezzi legati allo spazzamento. O, ancora, ci sono scadenze differenti: qui i servizi sono settimanali, altrove vengono erogati ogni quindici giorni». Fino ad altri compiti, come lo svuotamento dei cestini o le aperture dell’ecocentro, con un numero diverso di operatori impiegati. Quindi se è vero che «servizi più articolati richiedono una maggiore spesa», è vero anche «sono dati – e servizi – che non possono essere comparati: se fosse possibile analizzare un dato completo vedremo che spendono di più».

I temi non affrontati

Una lunga analisi, dettagliata e tecnica, che ha toccato più temi. Tutte richieste derivanti da accessi agli atti e interrogazioni che portano la firma dei consiglieri di minoranza. Molti temi che però richiedono approfondimenti non sono stati affrontati. Soprattutto quelli che in passato – neanche troppo lontano – hanno sollevato discussioni. Su tutti, i presunti debiti pari a 4,9 milioni di euro sulle spalle di Sieco. Opposizioni, ma anche il sindaco Pietro Ottaviani in aula lo scorso luglio, hanno mostrato l’esigenza di avere chiarimenti. Che per ora restano sotto traccia.

La guardia Pd

Dal fronte del Pd, un accenno: «Quello di Sieco è un maxi-argomento, fare tutte le domande ora vorrebbe dire arrivare a notte». Lo ha detto col sorriso, Tommaso Police, anticipando che in futuro arriveranno altre richieste di delucidazioni sui vari temi. «I motivi per cui facciamo gli accessi agli atti e per capire la materia. Anche perché analizzando i dati si possono avere riscontri differenti. Lo spirito è di approfondimento». Tutto sottolineando che «ci sono servizi da migliorare». Di contro, Giordani: «Abbiamo visto che da qualche mese la cittadinanza ha riscontrato un miglioramento: coniugare qualità e prezzo è un obiettivo della società», confermando la massima apertura a fornire dettagli e chiarimenti ogni volta che è necessario.

Il sindaco bacchetta la minoranza

A chiudere, il primo cittadino: «La Commissione Bilancio offre la possibilità di chiarire i dubbi, che a volte sono stati espressi malamente facendo preoccupare anche altri Comuni», ha detto bacchettando le opposizioni. «Bisogna essere chiari e specifici su argomentazioni importantissime. E qui possono essere spiegate in modo che sia tutto alla luce del sole. Ci sono situazioni difficili, stiamo affrontando la situazione che riguarda Cms e Sieco: c’è collaborazione e a breve vedremo i risultati». E la proposta della minoranza di avere una Commissione ad hoc per discutere di Sieco? Tranchant Ottaviani: «La ritengo superflua e inopportuna. Esiste quella Bilancio, l’idea di farne un’altra non la capisco proprio. Ma ne parleremo in consiglio comunale».

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