Centri estivi, il Terzo Polo a Busto: «Altro flop. E l’assessore non ha nessuno da incolpare»

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BUSTO ARSIZIO – Contributi per i centri estivi, «il sequel fa flop». Il gruppo di Busto di Azione/Italia Viva ancora all’attacco dell’amministrazione comunale, proprio come un anno fa, sulla questione dei fondi per sostenere la frequentazione dei centri estivi dei ragazzi tra i 6 e i 17 anni, avanzati per più della metà dell’importo stanziato. «Qualcuno lo scorso anno si era inalberato cercando di scaricare sul predecessore la mancata corresponsione degli importi – riferimento all’assessore alle politiche educative Daniela Cerana e alla querelle sul tema con l’ex assessore Gigi Farioli – se fosse un film diremmo stesso regista e stesso flop al botteghino». Dal “Terzo Polo” il suggerimento in vista del prossimo anno è di «cambiare il sistema di pubblicizzazione del bando o le modalità di fruizione del rimborso, magari coordinandosi direttamente con i centri estivi per l’abbattimento del canone».

La nota di Azione/Italia Viva

A distanza di un anno l’amministrazione comunale non è riuscita ad erogare integralmente il contributo alle famiglie per i centri estivi, se si trattasse di un film diremmo stesso regista e stesso flop al botteghino! Nella passata edizione i fondi non distribuiti erano superiori ai centocinquantamila euro, oggi si parla di qualche migliaio, ma il problema si è ripresentato. Qualcuno lo scorso anno si era inalberato cercando di scaricare sul predecessore la mancata corresponsione degli importi affermando “Quest’anno non succederà se ci saranno contributi per le famiglie li distribuirò io di persona casa per casa”, questa volta si limita a rilasciare un laconico commento “Le richieste di rimborso sono state poche”. Probabilmente il caldo torrido di questa estate non ha permesso di portare avanti efficacemente la prevista iniziativa porta a porta. Sarebbe facile ironizzare ulteriormente se non si trattasse di fondi che hanno come scopo quello di aiutare le famiglie di Busto, già gravate da una profonda crisi. Non si può credere che solo 79 famiglie abbiano fatto domanda per un totale di 84 ragazzi, quando nella fascia di età tra i 6 e i 17 anni in città risultano 9.282 ragazzi. Forse saranno stati tutti a casa con i genitori o i nonni, ma ci si permetta di dubitare. Per questo motivo invitiamo caldamente l’amministrazione a riflettere se non sia il caso di cambiare il sistema di pubblicizzazione del bando o le modalità di fruizione del rimborso, magari coordinandosi direttamente con i centri estivi per l’abbattimento del canone. Non vorremmo trovarci tra un anno a dover commentare il terzo capitolo di questa saga estiva.

Coordinamento di Azione e Italia Viva Busto Arsizio

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