SAMARATE – Il gran giorno di Davide Tonetti, l’ex manager di Samarate che vive a Trieste affronta la sfida finale dell’edizione numero 9 di Masterchef, rincorrendo il sogno di diventare il miglior cuoco amatoriale italiano. L’appuntamento è per questa sera, giovedì 5 marzo, sugli schermi di Sky Uno: Davide se la vedrà con Antonio Lorenzon, art director di Bassano del Grappa, con la salernitana Marisa Maffeo, infermiera che vive a Parma, e con la pugliese Maria Teresa Ceglia, consulente finanziaria trapiantata a Milano. Per loro l’ultima mystery box, l’ultimo invention test con lo chef tre stelle Michelin Paolo Casagrande e infine la possibilità di creare il loro menu degustazione nella finalissima. Nella sua Samarate tifano tutti per lui. E Davide Tonetti è prontissimo: «La finale è dietro l’angolo. La tensione è alle stelle! Ma sono pronto a dare il meglio di me in questa fantastica esperienza che è Masterchef Italia».
Chi è Davide Tonetti
Trentunenne originario di Samarate, Davide Tonetti ha frequentato il liceo scientifico Tosi a Busto Arsizio, ha vissuto a Gallarate, città che ha citato più volte in trasmissione, e attualmente vive a Trieste, la città di sua moglie Monica. Alle selezioni di MasterChef 9 si è presentato come disoccupato e papà a tempo pieno, in realtà è un disoccupato per scelta, dato che ha deciso di lasciare il lavoro di manager in un’importante azienda del settore moda di Gallarate, per stare più vicino alla famiglia e per inseguire il sogno di diventare cuoco. La sua professione lo costringeva a viaggiare moltissimo in Estremo Oriente, soprattutto in Giappone, e ne ha influenzato molto la sua cucina. Anche se ormai si è trasferito a Trieste, dove sogna di «trasformare una cascina del basso colle friulano in un ristorante con bed&breakfast, insieme ad un amico di Copenaghen», Davide è rimasto molto legato alla sua terra di origine, e ha lasciato un ottimo ricordo, e tanti “tifosi”, tra Gallarate e Samarate.
«Tutti a tifare per lui»
Sulla Bacheca Civica di Samarate, è la zia di Davide, Ilaria Ceriani, a ricordare a tutti l’appuntamento di questa sera, giovedì 5 marzo, alle 21.15 su Sky Uno: «Non perdete la finale della nona edizione di MasterChef Italia. Davide si è cimentato in molte prove, ha conosciuto chef stellati, replicato piatti complicati, cucinato sue creazioni e superato alcune difficoltà. Ed è giunto alla finale!! Tutti a tifare per lui». Anche sui suoi profili social non mancano i fans della nostra provincia: «Stai rendendo orgogliosi tutti noi Varesotti».
Il percorso
Alla finale, Davide ci arriva forse da outsider, ma entra in pole position, visto che nella puntata di giovedì 27 febbraio ha conquistato il posto nei Top 4 per primo, con la vittoria più importante di questa edizione, nella prova in esterna di Parigi, cucinando nel ristorante tre stelle Michelin dello chef transalpino Yannick Allèno. Anche se al termine della puntata, dopo essere stato preso di mira in particolare da Maria Teresa, è stato ripreso da chef Giorgio Locatelli per aver solo stretto la mano, invece di abbracciarla, alla concorrente salita in balconata: «Un cuoco che non è generoso non sarà mai un cuoco». Lo stesso Locatelli che lo aveva accolto alle selezioni definendo il suo primo piatto “da gallo”, rifacendosi al gergo dei paninari degli anni Ottanta. Il percorso di Davide è stato molto regolare, in linea con il suo carattere quadrato e determinato. Ha rischiato seriamente l’eliminazione al pressure test più di una volta, ha legato molto con Vincenzo, il concorrente napoletano, ribattezzato suo «papà», ha vinto una mystery box cucinando un piatto dedicato a sua moglie Monica (“Amore”: tagliatelle di farina di canapa con fonduta di gorgonzola, taleggio e latte di canapa con salsiccia e salvia), fino al trionfo in esterna. Stasera ci proverà ancora, a realizzare il sogno di diventare il nono Masterchef italiano. Il segreto, per Davide che è molto abile nella tecnica, sarà metterci «il cuore», come gli ha suggerito una volta chef Bruno Barbieri.
