Elezioni Marnate, Scazzosi sfida sua cognata: non è più un problema di famiglia

Sfida in famiglia: Scazzosi (a sinistra) e Galli (a destra) candidati contro

MARNATE – Marco Scazzosi sfida sua cognata Elisabetta Galli. Cinque anni dopo. E senza spiegare come sia riuscito a superare il “complesso parentale” che nel 2019 gli impedì di tentare il bis. Ma non solo: la Lega, che cinque anni fa lasciò in braghe di tela Forza Italia flirtando con l’underdog Elisabetta Galli, torna (tranne Luigino Luppi) sui propri passi e lavora per mettere insieme una lista unitaria di centrodestra dopo aver divorziato con Qui per esserci. E ancora: Roberto Pozzoli, l’uomo che cinque anni fa tolse le castagne dal fuoco agli “orfani” di Scazzosi e decise di metterci la faccia dopo il passo indietro dell’allora sindaco, ha visto soffocare tutte le sue ambizioni di rivincita e davanti al diktat dei partiti s’è messo il cuore in pace: non sarà della partita, perlomeno in lista.

Insomma, il quadro politico di Marnate nel giro di cinque anni si è rivelato ballerino e in mezzo a tutti questi giri di valzer si appresta a vivere il rinnovo del consiglio comunale con una sola certezza: Elisabetta Galli si ricandida. Lo fa senza partiti e da civica, “infischiandosene” del fatto che il cognato, a questo giro, abbia cambiato idea. Ma andiamo con ordine.

A volte ritornano

Marco Scazzosi ci ha messo cinque anni per decidere che sfidare in politica un parente non è poi la fine del mondo. Anche se non tutti se l’aspettavano, soprattutto dopo la lettera che scrisse cinque anni fa, in cui spiegò quanto fosse complicato sfidare una persona di famiglia. L’allora sindaco in carica motivò la sua difficile rinuncia con un toccante «non voglio spaccare la mia famiglia e neppure il paese». Bene, quella famigliare è sfera privata davanti alla quale ci fermiamo. Il paese però, di fatto, si è spaccato comunque. Il suo chiamarsi fuori in tal senso non è servito.

Ed è anche piuttosto semplice rivelare cosa c’è dietro il ritorno di Scazzosi. Forza Italia? Certo. La vecchia guardia amministrativa? Pure. Ma prima di tutto, cosa che cinque anni fa non era certa, la sensazione che questa volta battere la Galli sia alla portata della coalizione. Già, perché nel 2019 (e qui veniamo al secondo giro di valzer) la Lega tradì Scazzosi. Tanto che sempre nella famosa lettera l’allora sindaco non risparmiò critiche pesanti al Carroccio.

Un due tre stella

Seguire il posizionamento della Lega a Marnate negli anni è un po’ come giocare a “un due tre stella”. Ovvero chiudi gli occhi, conti fino a tre e quando li riapri ti ritrovi il Carroccio da tutt’altra parte. Così nel 2019 i leghisti non impiegarono molto a saltare lo steccato del centrodestra e a camuffarsi dentro la civica della Galli, per poi iniziare nel corso del mandato una guerriglia di logoramento fino al plateale passaggio in opposizione e a fianco dei consiglieri di Per Marnate, che solo qualche mese prima avevano denunciato per diffamazione. E ora: un due tre stella, e il Carroccio torna a braccetto di Scazzosi e Forza Italia. Potere della politica, o forse di chi oggi regge la politica su quella sponda dell’Olona, ovvero Pietro Zappamiglio (segretario provinciale di Forza Italia) e Renato Grazioli (plenipotenziario leghista).

Il terzo giro di valzer

Sarà che a condividere l’amaro calice dello stare in opposizione limita le distanze e che il “mal comune è mezzo gaudio”; sta di fatto che Gianluigi Guzzetti (il denunciante) e Roberto Pozzoli (il denunciato) ora stanno sotto lo stesso tetto politico. Pozzoli, infatti, dopo aver accarezzato il sogno di essere candidato sindaco, all’incontro (segreto) di coalizione di qualche giorno fa pare abbia fatto il passo indietro mettendosi al servizio di Scazzosi. Ovvero il candidato indicato dai partiti, ma non del tutto digerito dai civici di Per Marnate. Se le indiscrezioni fossero vere, Pozzoli non farà parte della lista, e nemmeno farà una lista concorrente. Resta però da capire come potrà convivere con chi l’ha denunciato per diffamazione. E se, in caso di vittoria, non sia già pronto un posto nella stanza dei bottoni.

Tertium non datur

Sarà sfida a due. Con Scazzosi che dovrà lavorare per allargare il consenso, e soprattutto far cadere i veti che i civici di Per Marnate hanno posto su alcuni nomi. Già, perché salvo miracoli la terza lista (perlomeno quella di cui si sente parlare) non ci sarà. Il terzopolista Luca Vergani, segretario di Italia Liberale Popolare, ha idee ma non l’esercito. Il suo ragionamento, infatti, è: “Né con Scazzosi, né con la Galli”. Lui dice: «Sto lavorando a un progetto distinto e distante dalla politica», ma per “costruire” la casa oltre alle idee servono uomini. «E in questo momento – aggiunge – chi è stato usato per cinque anni non vuole fare il passo decisivo per dare vita a un progetto nuovo».

Insomma, c’è grande confusione sopra e sotto il cielo di Marnate. Ed Elisabetta Galli, dopo le tante burrasche attraversate, può per il momento stare a guardare.

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