Ospedale di Gallarate, spunta la mozione dei Popolari. Salgono le adesioni alla fiaccolata

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GALLARATE – La mozione delle minoranze sull’ospedale di Gallarate non sarà l’unica in discussione lunedì 12 giugno in consiglio comunale. Nell’ordine del giorno compare anche un documento firmato dal Centro Popolare Gallarate che punta «a un’ampia condivisione» chiedendo tempi certi per la realizzazione della nuova struttura sanitaria di Beata Giuliana e – nell’attesa – la salvaguardia dei servizi di assistenza e cura all’interno del Sant’Antonio Abate.
Sale nel frattempo l’attesa per la fiaccolata in programma giovedì sera in piazza Giovine Italia, organizzata dalle associazioni dei malati. 

La mozione 

I Popolari – lista civica di maggioranza coordinata da Donato Lozito e rappresentata in aula dal capogruppo Luigi Galluppi – mette nero su bianco una serie di richieste da sottoporre ai vertici di Regione Lombardia e di Asst Valle Olona.  
In particolare, invocando che venga riconosciuto lo stato d’emergenza in cui versa il Sant’Antonio Abate, vogliono conoscere quali siano le prospettive di medio lungo termine, quali reparti intendono chiudere o spostare, quali sono le previsioni di turnover del personale (al netto delle dimissioni spontanee) e come intendono farvi fronte. 
In merito all’ospedale unico, Cpg ritiene che sia arrivato il momento di accelerare il procedimento burocratico per arrivare alla sottoscrizione degli Accordi di programma previsti. Il documento chiede inoltre di definire e programmare un percorso che possa garantire il passaggio dall’attuale Sant’Antonio Abate al Nuovo Ospedale Unico senza soluzione di continuità dei servizi sanitari erogati, di poter controllare le linee di indirizzo che saranno conferite ad Arexpo in relazione al progetto di rigenerazione urbana dell’attuale sedime ospedaliero e infine di dare attuazione al più presto alla legge regionale che prevede per Gallarate l’apertura di una Casa di comunità di tipo hub, di un Ospedale di comunità e di una Centrale operativa territoriale

La fiaccolata 

Continua nel frattempo a rimbalzare sui social l’invito delle principali associazioni del terzo settore a partecipare l’8 giugno alla protesta contro il ridimensionamento o addirittura  l’azzeramento di servizi all’interno del Sant’Antonio Abate. Le adesioni cominciano ad arrivare anche da fuori città, a dimostrazione che la questione non è soltanto gallaratese ma coinvolge un territorio di almeno150mila abitanti. A manifestare ci sarà anche il Pd di Cardano al Campo. «L’ospedale di Gallarate rappresenta un presidio fondamentale per la salute e il benessere della nostra comunità», spiega il segretario Massimiliano Zocchi. «Questa sarà un’opportunità per mostrare la nostra solidarietà e per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di mantenere aperto questo importante servizio sanitario».

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