GALLARATE – Il rinvio a giudizio del sindaco di Gallarate Andrea Cassani arriva nel giorno scelto dal Partito democratico per la presentazione del simbolo a sostegno della candidatura di Margherita Silvestrini e naturalmente monopolizza la conferenza stampa indetta oggi pomeriggio 15 luglio in piazza Timavo a Gallarate. Ad affondare il colpo è il capogruppo Giovanni Pignataro: «Per onestà intellettuale va detto che il 97% delle udienze preliminari finisce con un rinvio a giudizio e oltretutto io sono mediamente convinto che il sindaco sia innocente. Ma non si può prendere per i fondelli i cittadini».
Gallarate sputtanata
Spiega Pignataro: «La nostra città è stata sputtanata in tutta Italia come l’epicentro del malaffare e per questo Gallarate ha bisogno di persone nuove e di una libertà nuova. Cassani non dovrebbe ricandidarsi e se si ricandiderà Margherita lo manderà a casa». Ha aggiunto il segretario Davide Ferrari: «L’avevamo chiamata la Variante strabica perché bastava leggersi le carte del Pgt per capire che qualcosa non andava». Ha concluso sul tema Silvestrini: «Chi amministra una città non può non vedere certe cose. Il sindaco ha la colpa della cecità e avrebbe dovuto riconoscere il suo fallimento politico dimettendosi già due anni fa come gli avevamo chiesto di fare».
Il centrosinistra unito
Presenti all’incontro anche il consigliere regionale Samuele Astuti e il segretario provinciale Giovanni Corbo che ha sottolineato come il nome di Silvestrini sia riuscito a unire tutto il centrosinistra, dai 5Stelle (che garantiscono un appoggio esterno) a Italia Viva passando per la sinistra e diverse realtà civiche. Considerato quello che succede in altre città «non è affatto banale». Questo perché, secondo Ferrari, il Pd si presenta con «una proposta di città forte. Noi non siamo il meno peggio, ma l’alternativa migliore».
Pd e CèV: «Gallarate come una città del Sud, inquinata da corruzione e clientelismo»
Gallarate pd elezioni 2021 – MALPENSA24