Gallarate, ricorso Sinti contro ordinanza di sgombero: il Tar prende tempo

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GALLARATE – Sul caso Sinti di Gallarate il Tribunale Amministrativo Regionale prende tempo. Ordinanza interlocutoria, dunque, quella di oggi, lunedì 25 ottobre, che sposta la decisione sulla sospensiva urgente in relazione all’ordinanza di sgombero del Comune di Gallarate per le famiglie che hanno occupato l’area di via Lazzaretto chiesta dai ricorrenti al prossimo 3 novembre.

Il passato dell’area

«Questo – spiega l’avvocato Luca Bauccio, che patrocina le famiglie Sinti di Gallarate e che ha di fatto impugnato l’ordinanza comunale davanti al Tar – Perché i giudici del Tar hanno dato cinque giorni di tempo al Comune di Gallarate per produrre la documentazione necessaria a verificare che l’area di via Lazzaretto attualmente occupata è la stessa sulla quale i miei assistiti hanno vissuto, su indicazione dell’allora amministrazione comunale (guidata dal sindaco di Forza Italia Nicola Mucci), dal 2007 al 2018».

Decisione il 3 novembre

Bauccio ha sempre definito «Illegittimo lo sgombero avvenuto nel 2018 – aveva spiegato annunciando il ricorso al Tar – Ed è questo uno dei principi giuridici cardine sui quali l’impugnazione dell’ordinanza si fonda». Lo stesso legale aveva spiegato come «Non è stata trovata, o meglio il sindaco Andrea Cassani, non ha voluto trovare una soluzione alternativa. In queste condizioni nessuno si muoverà dall’area in questione. Che, tra l’altro, conta 16 pozzetti per l’acqua perché 16 erano le famiglie che originariamente ci vivevano. Il Comune deve ora produrre la documentazione richiesta. Il 3 novembre arriverà la decisione».

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