Idee giovani per Varese: Capriolo e Angei i due “baby” del nuovo consiglio comunale

giovani consiglio comunale Varese
Da sinistra: Matteo Capriolo (Pd) e Stefano Angei (Lega)

VARESE – Quando nel giugno 2016 Davide Galimberti veniva proclamato sindaco la prima volta non avevano ancora compiuto 19 anni. Ora, a 5 anni di distanza, saranno i due più giovani a sedere sui banchi del rinnovato consiglio comunale. Divisi dal partito di appartenenza (uno è del Pd e l’altro è della Lega), ma accomunati dall’anno di nascita (1997) e da una passione politica iniziata in giovane età, Matteo Capriolo e Stefano Angei sono i due “baby” della nuova assemblea civica. In consiglio porteranno l’entusiasmo dei vent’anni.

Dalle Bustecche a Palazzo Estense

Forte dei 457 voti raccolti al primo turno (solo l’assessore Andrea Civati ha fatto meglio di lui nel Pd) Matteo Capriolo guida la truppa dei dem under 30, che può contare anche su Luca Battistella e Giacomo Fisco (classe 1995) e Helen Yildiz (1993). Se si considerano anche gli altri gruppi di maggioranza e opposizione sale a 7 in totale il numero dei consiglieri che non raggiungono i trent’anni. Capriolo arriva dalle Bustecche e studia economia alla Liuc, dove sta ultimando il percorso di laurea magistrale. La sua esperienza nella giovanile del Pd inizia a 18 anni, nel 2015, e un anno più tardi viene nominato segretario provinciale dei Giovani Democratici, carica che ricopre tutt’ora. Nell’ultimo anno è stato anche presidente del consiglio di quartiere numero 11.

Coinvolgere i giovani

«È un onore poter entrare in consiglio comunale a 24 anni – commenta Capriolo – ed è bello che un giovane come me venga apprezzato. Credo che possa essere di ispirazione per tanti ragazzi che attualmente non pensano che ci si possa dedicare alla politica e alla propria città, come abbiamo visto dal clima di sfiducia e dalla bassa affluenza. Vedendo i tanti giovani eletti spero che i miei coetanei possano interessarsi di più ai progetti e alle idee per Varese». Secondo Capriolo la chiave deve essere il coinvolgimento dei ragazzi, cercando di stimolare la partecipazione e promuovendo percorsi condivisi con le associazioni giovanili. Quindi c’è il tema degli spazi. «Con lo studentato di Biumo e con la Caserma Garibaldi nasceranno luoghi di aggregazione che adesso a Varese mancano – sottolinea Capriolo – è un’esigenza che molti ragazzi mi hanno fatto presente in campagna elettorale: questo è un impegno che porterò avanti».

Capriolo Galimberti
Matteo Capriolo con il sindaco Galimberti

A 14 anni già in Lega

Tra i banchi dell’opposizione il più giovane è Stefano Angei. Anche lui classe 1997, è nella Lega da ben 10 anni. Il suo ingresso in quella che ora si chiama Lega Giovani (prima erano i Giovani Padani) è datato 2011, all’età di 14 anni. Ha svolto diversi incarichi nell’organizzazione giovanile leghista: coordinatore provinciale e regionale degli Studenti Padani e coordinatore cittadino dell’Mgp di Varese. Al primo turno ha ottenuto 135 voti. Originario di Biumo, studia giurisprudenza all’Università dell’Insubria e lavora presso Regione Lombardia. Anche per lui l’ingresso nell’assemblea civica è un momento di grande orgoglio. «È un onore essere un consigliere comunale, e a maggior ragione a Varese, dove è nata la Lega. La responsabilità è tanta pur essendo all’opposizione, perché bisogna ritornare a fare una politica seria e per il territorio, non una politica di personalismi».

Giovani a 360 gradi

Tra i temi di cui Angei si vuole occupare nei prossimi 5 anni al primo posto c’è proprio la questione del mondo giovanile. «Nelle nomine della giunta Galimberti si è dimenticato di istituire la figura dell’assessore alle politiche giovanili che c’era nel mandato precedente – osserva Angei – bisogna pensare ai giovani a 360 gradi, dagli studenti ai giovani imprenditori che vogliono aprire attività in città: è quello il futuro per mantenere viva Varese. Un discorso che si lega anche al tema sicurezza, dove ci sono state delle carenze e serve più attenzione». Per Angei occorre dare più risalto e importanza alla presenza dell’ateneo. «Varese è una città che ha un’università, ma non è una città universitaria. La sede è arroccata a Bizzozero, bisogna trovare il modo magari con sedi distaccate di avere un’università diffusa che gioverebbe alla città in tema di vivacità e anche al commercio».

Stefano Angei
Stefano Angei con la nomina a consigliere comunale