Il Circolo della Bontà dona un pianoforte all’Ospedale Del Ponte di Varese

VARESE – La Fondazione Il Circolo della Bontà ha consegnato nei giorni scorsi un pianoforte ai bambini ricoverati nel Day Hospital Oncoematologico pediatrico dell’Ospedale Del Ponte. Ora i pianoforte di “MI-FA-SOL Bene” (questo lo slogan dell’iniziativa) sono due: l’altro è nella hall dell’ospedale di Circolo e fu protagonista di un exploit mediatico durante i mesi duri del Covid. Finì su tante tv del mondo come simbolo della solitudine spezzata da una canzone di Freddie Mercury suonata da un medico che si riprendeva dallo stress. Attorno a lui il vuoto e la disperazione.

Sanità e cultura

CurArti è il progetto sanitario-culturale ideato dal Circolo della Bontà in collaborazione con Asst Sette Laghi. Il murale di Andrea Ravo fuori dell’ingresso principale dell’ospedale di Circolo ha riscosso interesse e anche devozione: è un San Sebastiano curato da Irene opera di Georges De La Tour. Ora il pianoforte al Del Ponte, dove tra l’altro, sono stati curati bambini in arrivo dall’Ucraina. Sul manifesto che invita a suonarlo è disegnato un arcobaleno. Gianni Spartà, presidente del Circolo della Bontà racconta: «Il piano ci è stato donato da una benefattrice sensibile, in memoria del marito Vincenzo Carbonara, grande appassionato di musica, che sarebbe sicuramente felice di sapere che il suo amato strumento ora è pronto ad allietare le giornate di tanti bimbi malati che si sottopongono a faticose terapie. Chiunque è in grado di suonarlo e si trovi a passare dal Del Ponte, si sieda e faccia musica. I bambini, le loro mamme, i volontari della Fondazione Giacomo Ascoli che opera tra i quei letti, saranno felici. L’arte è terapia, lo dice la scienza».

Gli altri servizi e progetti

La Fondazione Circolo della Bontà in questi mesi ha inoltre sistemato e potenziato le carrozzine a disposizione di pazienti con difficoltà bisognosi di assistenza, informazioni e orientamento per raggiungere reparti e laboratori dell’Ospedale di Circolo. «È un servizio solo in apparenza banale – continua Spartà – in tre-quattro anni le carrozzine iniziali hanno macinato chilometri. Ma da sole esse sarebbero inutili. La nostra Fondazione è grata ai meravigliosi volontari Avo per l’Accoglienza che ogni mattina dalle sette in poi accolgono, sorridono, accompagnano decine di pazienti». Parte di questi progetti è stata realizzata anche grazie alla generosità delle tante persone che ogni anno scelgono di donare il proprio 5×1000 alla Fondazione Il Circolo della Bontà.