Il sindaco Daniela Rossi: «Aria diversa a San Vittore. Le critiche? Tutte infondate»

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SAN VITTORE OLONA – «Se queste sono le contestazioni, vuol dire che il bilancio va bene così…». Daniela Rossi (nella foto), sindaco di San Vittore Olona con lunga esperienza di assessore alle spalle, incassa con un pizzico di ironia le critiche del centrodestra dopo quello che il suo Gruppo di maggioranza ha definito “il Consiglio comunale più importante dell’anno”. Perché lo scorso 15 marzo sono state assegnate le risorse agli obiettivi amministrativi, secondo quanto previsto dal programma elettorale e dal Dup-Documento unico di programmazione, con l’approvazione del bilancio preventivo 2022 e del Piano triennale delle opere pubbliche.

«Hanno tirato fuori cose che non c’entrano nulla e nessuna proposta alternativa. Non hanno proprio idee» liquida le minoranze Rossi. Che a Malpens24 commenta così, punto per punto, le azioni salienti della sua Amministrazione già entrata nella seconda parte del mandato.

TASSE. «Abbiamo introdotto aliquote progressive, come previsto dall’art. 53 della Costituzione ma che qui non era mai stato fatto. La Giunta Vercesi (di centrodestra, nda) aveva alzato al massimo l’aliquota comunale per tutti i redditi, noi abbiamo agito in controtendenza. E poi abbiamo investito tantissimo, compresi il bonus bebè e l’Alzheimer Cafè».

INDENNITÀ. «È vero, le abbiamo alzate ma la legge lo prevede espressamente, in due tranche o, se il bilancio lo permette perché in equilibrio, da subito; poi lo Stato rimborsa nel tempo l’intera quota, pari a 40.000 euro in più compresi assessori e consiglieri. Abbiamo chiesto di inserire la quota integrale perché legata alla responsabilità dei sindaci, che dal 20 febbraio 2020 è aumentata in modo esagerato: abbiamo dovuto far fronte a una situazione eccezionale, cui ora è seguita l’emergenza profughi».

SCUOLE. «Nel bilancio c’è grande attenzione al sociale, ma non solo. Tra quest’anno e il prossimo investiremo quasi 2 milioni sulla scuola, con la media Leopardi che abbiamo trovato ferma da decenni e necessitava di opere antisismiche e per il risparmio energetico. Poi abbiamo investito nella scuola dell’infanzia, con l’elementare che sarà il prossimo obiettivo. Prima di noi, per 10 anni, questi investimenti erano pari a zero».

AUDITORIUM. «Era nel programma elettorale, quindi l’avevamo già previsto: che cosa dovevamo condividere? La prima idea era recuperare quello della scuola media, ma è risultato impossibile renderlo indipendente se non con costi altissimi, non paragonabili con l’utilità: 350.000 euro per 100 posti! Abbiamo quindi pensato a una soluzione alternativa per 480.000 euro sempre a partire dalla scuola media, usando suoi ambienti satelliti ad esempio come camerini, ma con una struttura totalmente indipendente e quindi fruibile da tutti i cittadini. Dopo la demolizione del teatro, manca uno spazio dedicato alla cultura che per noi è fondamentale: è come una casa senza cucina, dove li prepariamo gli alimenti per la crescita personale?».

COMUNE. «In 3 anni, con tutto quello che c’è stato a partire dal Covid e il blocco di bandi e concorsi, abbiamo lavorato molto sulla struttura comunale, rinnovando il 30% del personale».

SPORT. «I tanto contestati campetti di via Alfieri sono di difficile realizzazione e come Amministrazione non vogliamo farci carico di un grosso intervento, sui 200-250.000 euro, per poi darli in gestione a privati. È stata pubblicata una manifestazione di interesse per un project financing a cui non si è dato seguito per carenze progettuali. Di sicuro, non seguiremo la strada sconsiderata adottata per i campi sportivi Malerba e Roma dove in passato l’Amministrazione si è caricata di tutti i costi di ristrutturazione lasciando all’Ati i profitti. Se nessuna società sarà interessata, valuteremo altre soluzioni.

«Quanto ai citati impianti di via Roma e Malerba, sorgono grossi dubbi sulla capacità di interpretazione dei contratti da parte dei consiglieri Salmoiraghi, Zerboni e Pera che nell’aprile 2018 hanno votato, di fatto, la privatizzazione e fatto predisporre la gara vinta dall’Ati. Un contratto confuso e contraddittorio che sta creando al Comune uno spreco esagerato di soldi e di energie. Certo che se si stendono contratti poco chiari, poi sorgono contenziosi».

MERCATO CONTADINO. «Scaduta la convenzione, gli organizzatori ci hanno contattato per rinnovarla: l’abbiamo fatto, poi non abbiamo più sentito nessuno. Tutto qui. Chi è interessato si faccia avanti, da parte nostra non c’è alcuna preclusione. Ci accusano di non voler concedere la piazza centrale del paese? La convenzione stilata dalla Giunta Vercesi indicava come posto ideale lo Spazio Zero Zero, su cui sono state investite un po’ di risorse, salvo situazioni meteorologiche estreme, come ad esempio a dicembre col freddo; ma non possiamo fare lo stesso da ottobre a marzo, perché ribalterebbe i termini della convenzione».

DONNE IN CANTO. «Siamo usciti perché conosco bene i costi delle manifestazioni e ho rilevato che questo festival ha costi fissi piuttosto alti, mentre siamo in grado di proporre manifestazioni culturali di alto livello a costi inferiori e ccon un buon seguito di pubblico. Il concerto di Sugar Blue non è costato 10.000 euro ma 5.600, più costi aggiuntivi per interventi che serviranno per tutte le manifestazioni future, come la messa in sicurezza degli spazi dov’erano previsti più di 200 spettatori. Proporremo altri eventi di questo tipo. E l’artista era di statura internazionale, ha suonato in 4 dischi dei Rolling Stones. Qui ci sono gruppi di giovani locali (che non rientrano nel Festival) che chiedono 12.000 euro a concerto!

«In maggio organizzeremo la rassegna artistico-musicale “Desiderium armoniae”, è stata rimessa in pista l’Estate a Villa Adele. Riusciamo comunque a promuovere eventi che possano definirsi davvero culturali e cominciamo ad avere un buon riscontro. Abbiamo rilanciato la Fiera di Settembre, allargata a 3 giorni, e per la festa liturgica dell’8 maggio l’anno scorso la facciata della chiesa è stata illuminata per la prima volta dal 1958 con un effetto magnifico».

PNRR. «Sull’immobile confiscato alla criminalità organizzata è stato un bel colpo disporre dei fondi del Piano per un obiettivo interessante e approvato nonostante i tempi molto stretti. Avevamo presentato un progetto anche per quello di via Mazzini, ma Città Metropolitana ha scelto corso Sempione».

MONUMENTI. «Speriamo di inaugurare entro l’anno la rotatoria verso Parabiago e installeremo l’opera d’arte dedicata alla Cinque Mulini. So che questa ha un impatto economico abbastanza significativo (50.000 euro, nda) ma nell’ottica di lasciare qualcosa di visibile che richiami la storia del paese. Non tutti conoscono questa manifestazione che pure ha fatto conoscere San Vittore nel mondo: entrare nel comune vedendo un simile monumento susciterà in tutti un interesse e una domanda. È una cosa che resterà, ci sembra assolutamente positiva».

PROSPETTIVE. «Usciamo da 3 anni faticosissimi, con problemi gravissimi che hanno ostacolato in misura enorme la realizzazione degli obiettivi prefissati. Nonostante questo, siamo riusciti a realizzare tante cose: l’intervento sulle scuole, finalmente un piano strade, il rinnovamento della macchina comunale. C’è un’aria diversa. Un’Amministrazione deve essere lungimirante, la nostra sta investendo tanto adesso per lasciare una situazione migliore a chi verrà dopo di noi.

Ci sono ancora tante cose da fare e sono abbastanza fiduciosa che ci riusciremo, dall’auditorium ad altri interventi magari meno significativi come grandezza, ma che servono a dare una visione diversa del paese. Come l’area ragazzi in via Monti-Mazzini dove c’è la casetta dell’acqua, molto apprezzata, con due piccole palestre all’aperto scelte insieme agli stessi ragazzi per assecondare un desiderio scaturito da loro».

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