Un’autostrada del lago per il Verbano: da sponda magra a “Valli dell’Acqua”

Il sindaco di Luino Bianchi, presidente e assessore di Comunità Montana (Castoldi e Ballardin) e le ricercatrici. Sullo sfondo il nuovo brand

LUINO – Un nuovo brand territoriale, “Valli dell’Acqua”, e una strategia di sviluppo e crescita. L’Alto Varesotto punta sul turismo per dare un futuro ad un territorio ricco di potenzialità spesso inespresse e che soffre negli ultimi anni di problemi importanti come la diminuzione delle attività produttive e lo spopolamento delle montagne. A Palazzo Verbania a Luino sono stati presentati nel pomeriggio di martedì 4 aprile i risultati di una ricerca condotta da Politecnico di Milano e Università dell’Insubria. Punto cruciale la mobilità, con l’idea di una “autostrada del lago”.

Un nuovo modello di attrattività

L’attività di ricerca è stata commissionata dalla Comunità Montana Valli del Verbano, nell’ambito del Piano di sviluppo integrato, progetto lanciato alcuni anni fa e che ora si concretizza in un modello con indicazioni e spunti su cui intervenire. «L’obiettivo – ha detto in apertura l’assessore ad ambiente, ecologia e turismo dell’ente montano Gianpietro Ballardin – è sviluppare una strategia turistica sostenibile che abbia un equilibrio tra aspetto economico, ambientale e sociale. Abbiamo lavorato per dare un’alternativa di sviluppo al territorio attraverso un percorso di crescita, con opportunità socioeconomiche a vantaggio delle comunità locali. Si possono aprire nuove possibilità per il rilancio dell’occupazione in aree depresse come nelle nostre zone montuose rurali».

Il brand

L’indagine è stata svolta da Chiara Mezzetti, ricercatrice al Politecnico di Milano (Dipartimento di Architettura e di Studi Urbani) e Silvia Milone, ricercatrice all’Università dell’Insubria di Varese (Dipartimento Diritto Economia e Culture). Un lavoro partito da un’analisi su caratteristiche, punti di forze e debolezza del territorio. Dal confronto con i 32 comuni che fanno parte della Comunità montana e le altre realtà locali è emerso subito un tratto distintivo del territorio, legato al lago e ai tanti fiumi e torrenti: l’acqua. Da qui è nato il brand, con il relativo logo, “Valli dell’Acqua”. Un nome da veicolare ai visitatori italiani e stranieri, che sia riconoscibile e permetta di superare l’ormai storica quanto poco appetibile espressione di “sponda magra”. «Non deve servire solo per rappresentare il territorio, ma deve essere di più – hanno detto le ricercatrici – questo brand deve essere un volano per innescare un nuovo processo per un’attrattività dell’area».

Autostrada del lago

Grande attenzione è stata data all’aspetto dell’accessibilità, in un territorio in cui si contano strade di importanza strategica (come la ss394 che porta al confine di Zenna) e ferrovie, con la stazione di Luino collegata a Milano e alla Svizzera, raggiunta ogni giorno da circa 800 passeggeri. Quindi i battelli della Navigazione, le piste ciclabili e le reti escursionistiche: diverse forme di mobilità da mettere maggiormente a rete. «Un potenziamento delle infrastrutture creerebbe un’autostrada del lago – hanno sottolineato le ricercatrici – il modello prevede la messa a sistema dei mezzi di trasporto con migliori collegamenti verso quelle zone che ora rimangono un po’ isolate». In quest’ottica sarà importante anche il saper intercettare le opportunità portate da progetti che coinvolgono territori più ampi, come la linea navigabile Locarno-Venezia, il progetto Amodo di Fs, le Gite in Treno di Trenord fino al trekking con il Sentiero Italia.