LEGNANO – Maurizio Cozzi ricorre al Riesame: depositata dal difensore Cesare Cicorella l’istanza con la quale si chiede la revoca della misura di custodia cautelare a carico dell’ex vicesindaco e assessore al bilancio del Comune di Legnano. Cozzi è stato arrestato lo scorso 16 maggio su richiesta del pubblico ministero di Busto Nadia Calcaterra che ha coordinato l’inchiesta Piazza Pulita con provvedimento emesso dal gip di Busto Piera Bossi. Con Cozzi erano stati arrestati il sindaco in carica Gianbattista Fratus e l’allora assessore ai Lavori Pubblici Chiara Lazzarini. Cozzi è in carcere, Fratus e Lazzarini sono ai domiciliari.
Lazzarini continua a non parlare
Secondo Cicorella non sussisterebbero i presupposti per giustificare una misura di custodia cautelare in carcere: nessun pericolo di fuga, nessun pericolo di reiterazione del reato o di inquinamento delle prove essendo il consiglio comunale legnanese decaduto (è attualmente commissariato) e non occupando più, Cozzi, alcuna carica in ambito amministrativo. Cozzi era stato interrogato per sei ore dal pm lo scorso 22 maggio. «Il mio assistito ha sostenuto la correttezza delle sue operazioni, mentre il magistrato crede che i concorsi siano stati manovrati mettendoci persone di fiducia», aveva spiegato il legale «per futuri ritorni in qualche modo. Mi sembra un processo alle intenzioni». Già all’epoca il pubblico ministero aveva espresso parere negativo alla scarcerazione dell’ex vicesindaco. Il gip aveva di fatto rigettato la richiesta con secche motivazioni. Ora l’ex amministratore legnanese comparirà davanti al Riesame. E lo stesso potrebbe fare Fratus, sentito dal pm per 8 ore, in seno a un interrogatorio più disteso rispetto a quello del vice. Lazzarini, dal canto suo, non parla. E non chiede di essere rimessa in libertà. E nemmeno hanno parlato i presunti gregari di Fratus e Cozzi che davanti al pm si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.