M24 TV – Varese casa del Fai. Bernardini: «Con Morazzone provincia con più beni»

VARESE – La storia del Fondo Ambiente Italiano è da sempre legata a doppio filo con il territorio della provincia di Varese. Il secondo bene ad essere donato al Fai, nel lontano 1977, fu infatti il Monastero di Torba di Gornate Olona, grazie alla generosità di Giulia Maria Crespi. Un luogo ricco di arte e cultura, a cui poi negli anni si sono affiancati Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno e Villa Panza a Varese. E la storia non finisce qui: per la fine del 2022 è prevista l’apertura di Casa Macchi a Morazzone. Del rapporto speciale tra Varese e il Fai dal passato ad oggi ha parlato Anna Bernardini, direttore di Villa e Collezione Panza, intervenendo in collegamento video a Malpensa24 Web Tv.

Varese provincia da record

Con l’apertura imminente del nuovo bene a Morazzone Varese diventerà una provincia da record per il Fai: se attualmente condivide con Genova il primato di tre beni ospitati con il nuovo arrivo diventeranno ben quattro le strutture gestite dal Fondo Ambiente sul territorio. Casa Macchi aprirà una nuova opportunità per i visitatori, ovvero la possibilità di ammirare una testimonianza intatta di dimora della borghesia lombarda a cavallo tra Ottocento e Novecento. Già adesso è possibile scoprire l’emporio adiacente, che ha aperto lo scorso dicembre. Per la stagione estiva che sta per iniziare il Fai a Varese propone eventi e mostre, come quella dedicata alle fotografie di Giorgio Colombo in corso a Villa Panza. Con i turisti che sono tornati a vivere i luoghi di cultura dopo i due anni di pandemia. «Le persone hanno la necessità di ritornare a riappropriarsi dei luoghi, non soltanto i beni ma anche i nostri giardini – spiega Anna Bernardini – a Villa Panza è ripartito anche il turismo straniero, con molti tedeschi, belgi e francesi».