Miniartextil torna a Busto: la Fiber Art è in mostra al Tessile e conquista le piazze

Daniela Frongia e Manuela Maffioli

BUSTO ARSIZIO – Al via la terza edizione “bustocca” di Miniartextil, la storica rassegna dedicata alla Fiber Art contemporanea organizzata a Como dall’associazione Arte&Arte. Stavolta con una doppia location, perché ai 54 “minitessili”, le opere di Fiber Art in mostra nelle sale gemelle del museo del Tessile, si aggiungono le “Prospettive” di Daniela Frongia, installazioni realizzate con filo e scampoli di tessuti “made in Busto” nelle vie e nelle piazze della città. La mostra sarà visitabile dal 21 maggio al 19 giugno.

Il ritorno di Miniartextil

«Un ritorno, quello di Miniartextil – sottolinea la vicesindaco e assessore a identità e cultura Manuela Maffioli – profondamente desiderato e pervicacemente perseguito, dopo la forzata sospensione dovuta alla pandemia. Ritrova e, anzi, rinnova e rilancia le “ragioni” e il senso stesso del suo approdo a Busto, del suo essere a Busto. Una scelta che affonda le radici nell’identità della nostra città, nel suo “DNA tessile”, che, nella fiber art, trova una declinazione estetica sublime».

Dedicata a “Nazza”

«Un faro importantissimo sulla nostra manifattura tessile – ribadisce l’assessore alla cultura – un messaggio che rinnova il connubio tra cultura ed economia». Miniartextil, la manifestazione fondata da Mimmo Todaro e Nazzarena Bortolaso, è «l’unica mostra internazionale di Fiber Art in Europa a cadenza annuale». Torna a Busto per la terza volta, dopo le edizioni del 2018 e del 2019. «Dedichiamo questa edizione a Nazzarena Bortolaso, che ci ha lasciato» annuncia Maffioli. Un video in loop la ricorda nella sala di destra. Anche Chiara Anzani, responsabile delle relazioni istituzionali di Arte&Arte, ammette: «Una mostra nata e allestita in un momento traumatico, dopo due anni di pandemia e la perdita di Nazzarena».

Minitessili e installazioni

Nelle sale gemelle sono esposti 54 “minitessili” di artisti selezionati dalla giuria presieduta da Mimmo Todaro, oltre a 12 installazioni di Fiber Art. Tra cui, sul palco della sala di sinistra, i “taccuini” di Giulio Locatelli, giovane artista di Alzano Lombardo che ha creato l’opera (intitolata “Appunti di un navigante in cerca di stelle”) nei giorni del lockdown, e le scenografiche “Mundus patet” di Guido Nosari, al centro della sala con i cucchiai penzolanti, e “Terforation 2009-199” di Angela Glajcar.

Le “Prospettive” di Daniela Frongia

La mostra al Tessile si raggiunge con un percorso di installazioni della fiber artist sarda Daniela Frongia, già protagonista a Busto con “Thūmós”, la nuvola di fili esposta a Palazzo Cicogna. Le “Prospettive” sono «opere site specific», come spiega la stessa artista, originaria della terra di Maria Lai, «che rappresentano la forma del vuoto». Chilometri di filo naturale, che «danza con l’aria», con tessuti (scampoli donati da cinque aziende del territorio) «che assumono colorazioni di volta in volta differenti e una proiezione dell’ombra».

Il percorso

Installazioni che Daniela Frongia ha realizzato in circa 12 ore di lavoro in luoghi diversi: piazza Vittorio Emanuele, il cortile di un condominio di via Montebello, l’aiuola di piazza Colombo e a lato del Museo del Tessile. E che «concretizzano l’obiettivo di portare arte fuori dai luoghi dedicati e portare la bellezza per le piazze e per le vie per contribuire a rendere più attrattiva la città». Il percorso si completa alle Civiche Raccolte d’Arte di palazzo Cicogna, con le opere di Fiber Art delle donazioni Soroptimist (“Le valigie dell’anima” di Lydia Predominato) e Orsini (“Libro d’artista” di Enrica Borghi), mentre come evento collaterale ci sarà la personale di Daniela Frongia, “Noi uno Smarrito”, allestita allo Studio Legale Albè, da sempre vicino a Miniartextil, nella sua sede di Via Cellini a Busto Arsizio (visite su prenotazione dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 19.30).

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