Mortalità record, i nuovi dati Istat: a marzo 2020 +44% in provincia di Varese

VARESE – Decessi aumentati del 44,4% nel periodo tra l’1 e il 28 marzo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: è successo nei 25 Comuni campione della provincia di Varese verificati dall’Istat, secondo quanto svelato dalle nuove tabelle pubblicate dall’istituto nazionale di statistica nell’ambito dell’attività avviata per fare chiarezza sull’impatto dell’emergenza Covid-19 nel nostro Paese. Si tratta di un aggiornamento del dato che era stato rivelato la settimana scorsa, allora riferito solo alle prime tre settimane del mese di marzo, il periodo in cui gli effetti del contagio da Coronavirus si sono mostrati in tutta la loro gravità, e ad uno stock di 15 Comuni della provincia di Varese. Allargando il campione, e con una settimana in più,  fortunatamente i numeri scendono: dal 57% di decessi in più si passa al 44%, che rimane comunque un dato che fa impressione. Il tema è stato analizzato anche dal consigliere regionale del Pd Samuele Astuti, che parla apertamente di «dati terribili» in Regione Lombardia.

L’analisi

I 25 Comuni presi in considerazione dall’Istat (tra cui stavolta c’è anche il capoluogo Varese) in provincia di Varese mostrano un trend di mortalità generalmente crescente. Il dato regionale mostra che «il numero dei decessi è circa il 150% in più rispetto agli anni precedenti – sottolinea Samuele Astuti, riferendosi al periodo dell’epidemia, dal 23 febbraio al 28 marzo –
si è passati da una media di circa 6700 decessi negli anni precedenti a più di 16000 nel 2020. Nel campione in esame i morti ufficialmente per Covid-19 sono 4700, pari a circa il 25% dei decessi registrati». Ma appare evidente come le morti dichiarate nelle statistiche ufficiali del contagio «non giustifichino da sole l’incremento anomalo dei deceduti rispetto agli anni precedenti nello stesso periodo».

I dati della provincia di Varese

In provincia di Varese, dove il contagio è stato meno travolgente rispetto al resto della Lombardia, l’incremento della mortalità risulta meno significativo, anche se comunque non spiegato dai soli decessi ufficiali per Covid-19. Tra il 23 febbraio e il 28 marzo, come riporta Astuti, si passa dai 240 decessi del 2019 ai 316 del 2020, sempre nei 25 Comuni campione selezionati dall’Istat. Dei 76 morti in più, solo 28 sono ufficialmente attribuiti al Coronavirus. Ma se si prende in considerazione il solo mese di marzo (anche perché il primo tampone positivo in provincia di Varese risale al 25 febbraio), l’impennata dei decessi risulta ancora più evidente. Tra il primo marzo e il 28 marzo, nei 25 Comuni campione, l’incremento dei decessi è pari al 44,4% (si passa da 189 a 273). L’andamento non è omogeneo, perché abbiamo realtà come Gorla Minore che registrano un +300% di morti (da 3 a 12) e altre che vedono il numero diminuire, come Cassano Magnago (da 21 a 19, nonostante la presenza di decessi Covid accertati). A Caronno Pertusella, primo “focolaio” provinciale, l’incremento è del 62,5% (da 8 a 13). A Varese del 67% (da 58 a 97).

La stima dei contagi

Partendo dai dati Istat e proiettandoli sull’intera popolazione, Astuti aggiorna anche la stima dei contagi e dei decessi Covid effettivi. I casi di positività in provincia di Varese non sarebbero 812, come risultava al 28 marzo, ma quasi 20mila (per la precisione 19.957), mentre i decessi stimato attribuibili al Coronavirus sarebbero 459 invece dei 64 conteggiati nelle statistiche ufficiali.

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