Non solo area delle Nord, a Busto la sfida della rigenerazione degli ex scali merci FS

BUSTO ARSIZIO – «Dopo l’area delle Nord l’obiettivo è riqualificare l’area degli ex scali merci alla stazione delle Ferrovie dello Stato». A ribadirlo, nel corso della conferenza stampa sulla campagna di marketing “Busto, la tua nuova città su misura”, è l’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani, che ha rilanciato una sfida che è tra i punti cardine della nuova variante al Piano di governo del territorio. Nelle scorse settimane i primi incontri con FS Sistemi Urbani, la società del gruppo che si occupa di sviluppo immobiliare e che è stata protagonista di numerose operazioni di riqualificazione a Milano.

La sfida

«Quello di Busto Arsizio è il secondo scalo merci in Lombardia dopo lo Scalo Farini di Milano» ricorda Giorgio Mariani, riferendosi ad un’area di «oltre 320mila metri quadrati a 500 metri dal centro» che attende ormai da anni un futuro. Nella metropoli la sfida della rigenerazione dei sette ex scali ferroviari è stata strategica nell’ambito del rilancio della città. «Ora l’attenzione si sta spostando anche al di fuori di Milano – rivela l’assessore all’urbanistica – con FS Sistemi Urbani si sta iniziando a lavorare per la rigenerazione di questa altra importante fetta della nostra città». Per Busto si tratta di un’occasione da non perdere, al pari di quella dell’area delle Nord, per immaginare un nuovo polo urbano.

Le aree in gioco

L’ex scalo Hupac da piazza Volontari della Libertà

Fino ad ora le aree alla stazione sono state più che altro “popolate” dal degrado e dall’abbandono. Da un lato, in via Venezia, una parte degli spazi dismessi sono stati sfruttati per il parcheggio dei pendolari. Dall’altro, dietro al grande cancello che si affaccia su piazza Volontari della Libertà e che corre lungo le vie Ferraris e Caprera, c’è un’altra area enorme, una striscia d’asfalto e binari dismessi che arriva fino a largo Po. Dove c’è l’ex Cerana, ex area industriale dismessa da 12mila metri quadrati che recentemente è stata acquisita da Officine Mak, società specializzata in rigenerazioni urbane che ha già aperto un canale di dialogo con l’amministrazione comunale bustocca per avviare una pianificazione urbanistica.

Il nuovo Pgt per la Busto del 2030: Mariani punta su ex scali FS e filiera dell’idrogeno

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