Patrocinio Provincia-Pride, la segreteria provinciale del Pd: «Magrini ci ripensi»

Un momento dell'edizione 2022 del Varese Pride

VARESE – «Sul Pride abbiamo posizioni diverse con il presidente Magrini, ma il lavoro amministrativo insieme proseguirà senza crepe». Carmelo Lauricella, consigliere provinciale del Gruppo Civici e Democratici, i cui componenti sono tutti espressione del Pd, esprime con queste parole la posizione dell’intero gruppo in seguito alla polemica relativa alla mancata concessione del patrocinio da parte della Provincia di Varese al Varese Pride che si terrà il prossimo 17 giugno. Ma dai Giovani Democratici arriva la richiesta di un sostegno netto, e i big del partito chiedono un ripensamento a Magrini.

La concessione spetta al presidente

Innanzitutto Lauricella puntualizza come avviene la decisione in merito ai patrocini. «La concessione del patrocinio è caratteristica del presidente della Provincia. Lui non l’ha concesso perché questo gli è permesso dalle sue facoltà istituzionali, senza essere obbligato a confrontarsi con la maggioranza come invece avviene nel corso di altri atti dell’ente». Quindi il consigliere di Civici e Democratici ricorda come il patrocinio sia stato concesso alla manifestazione quando il centrosinistra era in maggioranza con il presidente Vincenzi, mentre durante la presidenza di Antonelli con il centrodestra era stato negato. «La nostra posizione che differisce con il presidente non è frutto di una scelta tattica. Noi da anni abbiamo nei fatti approvato la battaglia che Arcigay porta avanti di lottare contro le discriminazioni delle minoranze e contro l’omofobia».

Nessuna crepa amministrativa

Nella nota diffusa ieri, venerdì 21 aprile, Arcigay Varese chiedeva alle forze di centrosinistra di far venire meno il sostegno politico al presidente della Provincia. Ma lo strappo non ci sarà, come spiega Lauricella. «Noi abbiamo eletto Magrini sulla base di un programma elettorale che comprendeva diversi impegni amministrativi e riteniamo che il lavoro amministrativo possa proseguire senza risentire di crepe relative a questa nostra differente posizione». Il sostegno al presidente continuerà dunque, con i Civici e Democratici che sottolineano l’impegno per un confronto aperto. «Ci auspichiamo che un approccio diverso a questi temi, se affrontato con spirito di reale collaborazione, possa trovare una soluzione più razionale anche se i punti di partenza differiscono». Sul tema il gruppo ha anche diffuso una nota ufficiale.

La nota di Civici e Democratici

Il Presidente della Provincia di Varese ha ritenuto di non concedere il Patrocinio Provinciale al Pride di Varese, valendosi di una propria esclusiva prerogativa istituzionale, prerogativa che lo rende indipendente dall’orientamento della maggioranza che lo sostiene.

Finora ogni Amministrazione che ha ritenuto di concedere il Patrocinio è stata sostenuta dal gruppo consiliare “Civici e Democratici”, e, viceversa, tutte le volte che il Patrocinio non è stato concesso il gruppo “Civici e Democratici” era in opposizione.

Questo per sottolineare come la lotta contro omofobia e discriminazione, e per il riconoscimento dei diritti delle minoranze, che Arcigay sostiene, non da adesso sono costitutivi della nostra cultura e del nostro sentire, e non generiche posizioni programmatiche.

I percorsi di sensibilizzazione che nell’ambito scolastico Provincia intende favorire indicano una sensibilità comune, ed incontrano la nostra approvazione, ma a nostro avviso, il Patrocinio costituirebbe più degna manifestazione del sostegno dell’Ente.

Sosterremo con ogni mezzo che la nostra posizione ci consente il Pride di Varese.

Una diversa sensibilità di partenza nei confronti dei temi etici non ostacola la sintonia amministrativa che condividiamo con il Presidente Magrini; lo spirito di inclusione e la ricerca di onestà intellettuale che tutti noi – tutti, cioè anche oltre il nostro gruppo consiliare – ci prefiggiamo di incrementare, non può che portarci alle soluzioni più ragionevoli anche per i problemi più ardui.

La richiesta dei Giovani Democratici

Polemica chiusa quindi? Non è così: a riaprire il dibattito ci pensa la componente giovanile del Pd. I Giovani Democratici della Provincia di Varese chiedono infatti alle istituzioni provinciali di patrocinare il Varese Pride. «Crediamo si tratti di un’importante azione che serve per chiarire che le istituzioni vogliono combattere attivamente le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, che ancora oggi rappresentano un ostacolo verso un’effettiva uguaglianza tra i cittadini», si legge in una nota dei Gd. Cecilia Carangi, consigliera provinciale del Pd e dei Gd, sottolinea: «La Provincia è la casa dei comuni e i comuni sono la casa di tutti, dare il patrocinio al Pride è un forte segnale di partecipazione alla battaglia per i diritti civili. La Provincia ha già patrocinato in passato questo evento e crediamo si debba ribadire il nostro appoggio verso una battaglia che è di tutti». Quindi le parole del segretario Michelangelo Moffa, della presidente Anna Zambon e del vicesegretario Samuele Oppedisano. «Noi Giovani Democratici siamo e saremo sempre dalla parte della comunità LGBTQIA+, pretendiamo che le istituzioni provinciali manifestino il proprio appoggio a questa causa che è un riferimento per tutti i cittadini e le cittadine della provincia di Varese». Anche i segretari dei circoli territoriali dei Gd ribadiscono la posizione della giovanile: «Saremo presenti alla manifestazione del Varese Pride, coi nostri iscritti da tutta la provincia, e ci auguriamo che i nostri rappresentanti nelle istituzioni facciano lo stesso», dicono Fabio Daddozio (Somma Lombardo), Riccardo Tomaiuoli (Varese), Pierluigi Lucchina (Laghi) e Valentina Ferrati (Gallarate) insieme al responsabile enti locali Matteo Capriolo.

La nota di Alfieri e Astuti

A prendere posizione sono anche i big locali dei dem, il senatore Alessandro Alfieri e il consigliere regionale Samuele Astuti, che firmano una nota congiunta insieme alla segreteria provinciale chiedendo a Magrini un dietrofront.

Abbiamo appreso che il Presidente della Provincia ha deciso in modo unilaterale di non patrocinare il Pride di Varese, importante manifestazione che rappresenta da anni un’importante occasione per rafforzare la battaglia per i diritti. Il PD è da sempre impegnato nella promozione della parità e nella difesa dei diritti della comunità LGBTQIA+ e auspica un ripensamento da parte del Presidente ricordando che l’Amministrazione Vincenzi aveva per due volte concesso il patrocinio. Riteniamo che manifestare per il pieno riconoscimento dei diritti negati o non completamente riconosciuti non è mai un rischio ma motivo di arricchimento della nostra società.